Pellegrino Artusi, Ribes all'inglese e prugne. Sette ottimi motivi per mangiarsi le prugne tutto l'anno:
1 F come
fibre. Le prugne sono ricchissime di fibre a cui devono le loro proprietà
depurative e diuretiche, utilissime soprattutto se si soffre di stipsi.
Attenzione però a non esagerare per evitare fastidiosi effetti indesiderati.
2 Addio
rughe. I radicali liberi non avranno più scampo grazie alle preziose sostanze
antiossidanti contenute nelle prugne che contrastano gli effetti
dell’invecchiamento cellulare. Per questo sembra che le prugne aiutino a
prevenire la formazione di cellule tumorali e l’insorgenza di patologie
degenerative come il morbo di Alzheimer.
3 Prugne
1 – Smagliature 0. Le prugne contengono una buona quantità di potassio che
aiuta a bilanciare la presenza di sodio nell’organismo e quindi a combattere la
ritenzione idrica, la causa principale dell’antiestetica pelle a buccia
d’arancia.
4 SOS
diete dimagranti. Le prugne sono degli ottimi integratori nelle diete dimagranti,
soprattutto in quelle basate su un eccessivo apporto di proteine, in quanto
contengono sostanze che potenziano il metabolismo del fegato, organo
fondamentale per il metabolismo dei carboidrati e delle proteine.
5 Amiche
del cuore. Si può dire che le prugne fanno buon sangue perché facilitano
l’assorbimento del ferro grazie alla presenza della vitamina C, mentre per il
loro contenuto di magnesio e calcio contribuiscono a regolare la pressione
sanguigna e il battito cardiaco. Infine, sono una buona fonte di carotenoidi,
potenti antiossidanti, utili in estate per combattere l’aumentata produzione di
radicali liberi dovuta all’esposizione solare.
6 Meglio
dello zucchero. Nella loro versione secca, le prugne sono una delle migliori
alternative allo zucchero da tavola (il saccarosio) per dolcificare torte e
biscotti grazie alle fibre che regolano l’assorbimento dei loro zuccheri
naturali e dei carboidrati contenuti nelle farine.
7 …
e gli altri benefici delle prugne. Le prugne vantano altre proprietà salutari come
un’azione antivirale e antibatterica (la vitamina C potenzia le difese
immunitarie), purificano il corpo dalle tossine e riducono il colesterolo
cattivo (le fibre rallentano l’assorbimento dei grassi e stimolano la
peristalsi intestinale facilitando l’evacuazione e con essa l’eliminazione
delle sostanze nocive e dei prodotti di scarto del metabolismo), apportano
benefici a unghie e capelli e hanno proprietà energetiche e tonificanti
dell’organismo.
655 RIBES ALL'INGLESE
Ribes,
grammi 300.
Zucchero,
grammi 120,
Acqua,
decilitri 2.
Nettate
il ribes dai gambi, mettetelo al fuoco colla detta acqua e quando avrà alzato
il bollore versate lo zucchero. Due minuti di bollitura bastano, dovendo il
ribes restare intero. Versatelo in una compostiera e servitelo diaccio come
frutta cotta. I semi, se non si vogliono inghiottire, si succhiano e si
sputano. Nella stessa guisa si possono condizionare le ciliege marasche senza
levare il nocciolo e facendole bollire con un pezzetto di cannella.
656 PRUGNE GIULEBBATE
Prendete
prugne secche di Bosnia che sono grosse, lunghe e polpute a differenza delle
prugne di Marsiglia piccole, tonde, magre, coperte da quel velo bianco che a
Firenze chiamasi fiore, le quali non farebbero al caso. Per una quantità di
grammi 500, dopo averle lavate e tenute in molle per due ore nell'acqua fresca,
levatele asciutte e mettetele al fuoco con:
Vino
rosso buono, decilitri 4.
Acqua,
decilitri 2.
Marsala,
un bicchierino.
Zucchero
bianco, grammi 100.
Un
pezzetto di cannella.
Fatele
bollire adagio per mezz'ora a casseruola coperta, che può bastare, ma prima di
toglierle dal fuoco accertatevi che siansi rammorbidite abbastanza, perché il
più o il meno di cottura può dipendere dalla qualità della frutta.
Levatele
asciutte collocandole nel vaso dove volete servirle, e lo sciroppo che resta
fatelo restringere al fuoco per otto o dieci minuti a casseruola scoperta e poi
versatelo anch'esso nel vaso sopra le prugne. All'odore della cannella, che mi
sembra quello che più si addice, potete sostituire la vainiglia o la scorza di
cedro o di arancio.
È
un dolce che si conserva a lungo e di gusto delicato, aggradito specialmente
dalle signore. Non vorrei passare per il sior Todero Brontolon se anche qui
tocco il tasto dell'industria nazionale nel vedere che si potrebbe coltivare in
Italia la specie di susina che si presta meglio ad essere seccata e messa in
commercio a quest'uso.
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