Vi ricordate la colla Coccoina, il barattolino di alluminio che profumava come i dolci fatti in casa? Quello che abbiamo utilizzato tutti per incollare le figurine sugli album, prima che
inventassero quelle adesive, ebbene ho scoperto con piacere che la colla della mia infanzia esiste ancora. Ho detto della mia infanzia ma anche delle precedenti generazioni perchè fu inventata nel 1927 dall’azienda Balma, Capoduri & C. di Voghera, e da allora è rimasta un pezzo di storia, per tutti noi.
inventassero quelle adesive, ebbene ho scoperto con piacere che la colla della mia infanzia esiste ancora. Ho detto della mia infanzia ma anche delle precedenti generazioni perchè fu inventata nel 1927 dall’azienda Balma, Capoduri & C. di Voghera, e da allora è rimasta un pezzo di storia, per tutti noi.
La Coccoina è una colla
bianca atossica in pasta prodotta a base di amido di patate sciolto in acqua
con l’aggiunta di olio di mandorla che le regala il classico profumo delicato. Quindi in pratica potrebbe essere commestibile.
Da li sono partita alla ricerca di colle sicuramente edibili e perchè no anche dal gusto piacevole.
Da li sono partita alla ricerca di colle sicuramente edibili e perchè no anche dal gusto piacevole.
La
cucina economica ha la ricetta di tre colle assolutamente edibili
COLLA DI FARINA
Le
proporzioni sono di circa 1,5 l d'acqua per 100 g di farina di frumento. Far
bollire l'acqua in una pentola abbastanza capiente. Aggiungere
gradualmente la farina nella pentola e mescolare con una frusta onde evitare la
formazione di grumi. Lasciare
il composto in ebollizione per 10 minuti continuando a mescolare con una
frusta, fino ad ottenere una buona miscela dalla densità simile alla colla
vinilica. Aggiungete una bustina di vaniglia se volete che la vostra colla abbia un aroma gradevole.
Una
colla così fatta può durare 1-2 giorni, dopodiché i microrganismi cominceranno
a farla fermentare e lievitare e non sarà più utilizzabile; è sufficiente
riscaldarla prima dell'utilizzo. Gli oggetti incollati con essa temono l'umidità: è
una colla molto igroscopica e si scioglie con l'acqua.
COLLA DI AMIDO
Per un vasetto da 150 ml
circa
2 cucchiaini di farina 00
4 cucchiaini di amido di
mais
150 grammi di acqua (circa
due terzi di tazza)
mezzo cucchiaino di allume
di potassio in polvere (l’allume di potassio è detto anche allume di rocca, si trova in erboristeria perché si usa anche come deodorante
personale naturale)
Alcune gocce di aroma
alimentare (facoltativo)
Mescolare a secco la
farina, l'amido e l’allume. Aggiungere l'acqua
lentamente, mescolando e sciogliendo i grumi. Cuocere a fuoco basso
(meglio se a bagnomaria, così si evita di bruciare il fondo!), mescolando
continuamente. Togliere dal fuoco appena la colla inizia ad addensarsi, perché
si solidificherà sempre più raffreddandosi. Aggiungere l’aroma
(facoltativo), continuando a mescolare per un po’, e poi versare nel vasetto
per l'uso.
COLLA DI RISO
1 tazzina da caffè di
farina di riso
2 tazzine e mezzo da caffè
di acqua
Versare, a secco e a
freddo, la farina in un pentolino, aggiungere l’acqua a poco a poco, rimestando
con il cucchiaio di legno per evitare la formazione di grumi. Mettere quindi il
pentolino sul fuoco a fiamma bassa e attendere che il composto arrivi ad
ebollizione mescolando continuamente. Se il composto risulta troppo denso,
basta aggiungere un po’ d’acqua. Dopo dieci minuti, l’impasto dovrebbe
risultare liscio e denso. Questa ricetta è molto
conosciuta in Giappone, dove la usano soprattutto per gli origami.
Oppure l’alternativa è
quella di usare direttamente l’acqua della cottura del riso:
dopo averlo scolato recuperate
tutta l’acqua di cottura, molto ricca di amido, rimettetela nel pentolino sul
fuoco e riportate a ebollizione, fin quando il composto non risulti ben denso.
Prima della diffusione delle colle con tubetto e della vinavil era molto usata la coccoina, che era costituita da un barattolo di alluminio che conteneva una colla dal profumo di mandorle, che si stendeva con un apposito pennello. Le colle fatte in casa presentate in questo blog mi sembrano davvero molto semplici da realizzare e sicuramente saranno anche molto comode da usare. Complimenti per il blog!
RispondiEliminaSe posso, 1g soda caustica, 7g farina, 140g (o ml) acqua. È eccezionale, la uso per attaccare i volantini sul muro e rimane per mesi (se nessuno li stacca :P). Ad ogni modo la soda reagisce con la farina e crea dei composti basici, quindi si può toccare a mani nude (anche se non credo si possa mangiare :P)
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