Grecia, alla scoperta dei suoi formaggi. La Grecia è il paese europeo dove il consumo pro-capite di formaggio è più alto, parliamo di 24 chili a persona! Sono riusciti a battere anche
i Francesi, che forse, mangiando meno baguette, hanno calato anche il consumo dei latticini. Io credo ci sia una ragione ben precisa, data dalla conservazione delle tradizioni, un popolo dedito alla pastorizia è anche abituato a consumare il proprio prodotto, e poi, davanti a tutto, ci metterei la genuinità di prodotti che ancor oggi si continuano a fare con ottime materie prime, e abilità tramandate nei secoli. Se diciamo Grecia il primo formaggio che ci viene in mente è la Feta, che oramai possiamo trovare in qualsiasi supermercato, anche fuori dal paese. Viene prodotto da secoli con latte di pecora puro crudo oppure mescolato con latte di capra. La crosta è completamente assente, friabile al tatto ha un sapore acidulo che si accentua con la conservazione. Il termine deriva dal greco “fetas” che significa “pezzo tagliato sottile”, e proviene dalla procedura con cui la massa coesa viene tagliata a pezzetti. Una volta era appellato anche “formaggio tsantila” ricollegandolo al nome del tessuto usato durante la lavorazione per far defluire l’acqua dal formaggio. La maggior parte di questo formaggio proviene dalle zone montane della Grecia e si conserva in barili di salamoia. I greci lo consumano in molti modi, ma quello migliore, per apprezzarlo come si deve è, tagliato spesso e condito con un filo d’olio e un pizzico di origano. Ma quanti altri formaggi avremo la possibilità di assaggiare nel corso di una vacanza in Grecia. L'Haloumi, il formaggio di Cipro, simile alla ricotta, il Kaseri, dolce o piccante, con la pasta giallognola, fatto con latte di pecora ha un tasto leggermente untuoso. Il Mizithra, di pecora o capra, può essere consumato fresco, è come una ricotta non salata, oppure salato e stagionato fino a poter essere grattuggiato. E poi il Kefalotiri, un mix di latte di capra e pecora o il Kefalograviera dall' odore e sapore tagliente, viene spesso consumato fritto. Il Manouri è una ricotta soffice e non salata. E’ fatto con il latte di pecora intera ed è utilizzato principalmente per i dolci. Il Ladotyri invece è fatto con il latte di capra e di pecora, in piccole sfere, che verranno stagionate nell'olio di oliva per oltre un anno. Per quelli che amano i formaggi a pasta molle, consiglio l'Anthoniro, ricco di grassi naturali e il Kopanisti, che si prepara con il latte di pecora, non sgrassato, e viene salato e impastato con pepe rosso tritato fine. Provatelo accompagnato da un bicchiere di ouzo o di vino bianco secco. Ma sono due i formaggi che continuo a cercare nelle mie escursioni in Grecia, e vi consiglio di fare altrettanto, perchè sono veramente speciali, ve ne parlo qui.
La
cucina economica ha la miglior ricetta greca del saganaki
Ingredienti per 4
4 fette di formaggio rettangolari, va bene la feta o un altro formaggio a pasta soda, tagliate nello spessore di un centimetro
o poco più
4 chucciai di farina
qb olio per friggere
4 spicchi di limone
qb sale e pepe
qb sale e pepe
Procedimento
Bagniamo
con acqua il formaggio e lo infariniamo, cercando di far aderire la farina
bene e su tutta la superficie. Scaldiamo
l’olio in una padella e friggiamo a fuoco vivace per circa 3 minuti per lato,
girando delicatamente con una spatola. Saliamo, pepiamo e serviamo
caldo, con gli spicchi di limone.
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