Come fare l'uovo di Pasqua. Sapeva bene come comportarsi con le uova a sorpresa Segundo
Víctor Aurelio de Chomón y Ruiz, cineasta spagnolo a cavallo tra tra i due
secoli 800 e 900. Tra il 1895 e il 1897 dalla Spagna fece un viaggio a Parigi, dove scoprì il Cinématographe dei fratelli Lumière e conobbe l'attrice Julienne Mathieu, che lo avvicinò a questo strumento e che divenne sua moglie. Iniziò lavorando nel laboratorio di Georges Méliès, e qui ideò un particolare sistema di colorazione a mano dei fotogrammi mediante anilina. Chomón si affermò come uno dei maestri degli effetti speciali, visto che fu tra i primi in assoluto a utilizzarli. Nei suoi film si divertì a passare da un trucco visivo all'altro usando dissolvenze, riprese dall'alto, sovrapposizioni di inquadrature, mascherini e contromascherini, arresto di fotogramma (per apparizioni e sparizioni), scatto singolo (per animare gli oggetti), ecc. come dimostra il simpatico filmato qua sotto, Les oeufs de Paques del 1907:
secoli 800 e 900. Tra il 1895 e il 1897 dalla Spagna fece un viaggio a Parigi, dove scoprì il Cinématographe dei fratelli Lumière e conobbe l'attrice Julienne Mathieu, che lo avvicinò a questo strumento e che divenne sua moglie. Iniziò lavorando nel laboratorio di Georges Méliès, e qui ideò un particolare sistema di colorazione a mano dei fotogrammi mediante anilina. Chomón si affermò come uno dei maestri degli effetti speciali, visto che fu tra i primi in assoluto a utilizzarli. Nei suoi film si divertì a passare da un trucco visivo all'altro usando dissolvenze, riprese dall'alto, sovrapposizioni di inquadrature, mascherini e contromascherini, arresto di fotogramma (per apparizioni e sparizioni), scatto singolo (per animare gli oggetti), ecc. come dimostra il simpatico filmato qua sotto, Les oeufs de Paques del 1907:
450 g cioccolato
fondente al 60%
L’uso dell’uovo come dono, simbolo di rinascita della
natura e dello spirito, ha antichissime origini. I pagani lo offrivano in
occasione delle feste primaverili come segno di buon auspicio per la fertilità
e il ritorno alla vita. Con il cristianesimo l’uovo è divenuto simbolo della
resurrezione di Cristo, il guscio dell’uovo è inteso come la tomba dalla quale
uscì vivo. L’uovo di cioccolato con all’interno un
piccolo dono è invece una concezione moderna ed è divenuta popolare nell’ultimo
secolo. Inizialmente le uova di cioccolato erano realizzate solo da maestri
cioccolatieri, che le rendevano speciali grazie alle decorazioni, per realizzarne uno in casa è di fondamentale
importanza scegliere un cioccolato di ottima qualità e seguire attentamente le
istruzioni per il temperaggio che è il procedimento che consente al cioccolato
di essere lucido, di spezzarsi bene e, allo stesso tempo, di avere un’ottima
scioglievolezza. I
Procedimento
Il
primo passaggio per confezionare l'uovo è il temperaggio del cioccolato:
tritate a coltello il cioccolato e fatelo sciogliere a bagnomaria facendo
attenzione a non toccare l'acqua con il fondo della ciotola. Scioglietelo bene
finché non sarà diventato fluido. Spegnere il bagnomaria e fate riposare il
cioccolato fuso per 30 minuti. Passato
il tempo di riposo riaccendete il fuoco e riscaldate nuovamente il cioccolato a
40 °C, misurate la temperatura con un termometro da cucina. Preparate
una ciotola più grande con acqua e ghiaccio, immergetevi il recipiente con il
cioccolato fuso e mescolate continuamente finché il cioccolato non raggiunge la
temperatura di 31 °C. Nel eseguire questa operazione prestate particolare
attenzione a non far entrare acqua nel cioccolato. Ora il vostro cioccolato è
pronto per confezionare l'uovo. Versate
nella prima metà dello stampo 1 mestolo di cioccolato fuso e, roteando lo
stampo, fate scivolare il cioccolato sui bordi. Eventualmente aiutatevi con un
pennello in silicone per coprire tutto lo stampo. Procedete allo stesso modo
anche per l'altra metà. Capovolgete
lo stampo su un vassoio foderato con carta forno per fare in modo che il
cioccolato in eccesso coli lungo le pareti e copra eventuali buchi. Ponete in
frigo a indurire per circa 1 ora. Passato
il tempo versate 1/2 mestolo di cioccolato per stampo e, con il pennello,
ricoprite nuovamente le pareti. Questo passaggio è essenziale per dare
consistenza all'uovo altrimenti nello staccarsi si romperebbe. Riponete
nuovamente in frigo, sempre capovolto, ancora per 1 ora. Riprendere
l'uovo e, battendo con forza sullo stampo, staccate i due gusci. Da questo
momento maneggiateli con i guanti altrimenti potrebbero rimanere delle
antiestetiche impronte. Unite
ora i due gusci: scaldate leggermente una teglia da forno e adagiatevi
velocemente metà uovo. Togliete subito, inserite eventualmente un dono, e unite
l'altra metà. Il calore farà sciogliere il cioccolato quel poco che basta per
incollare le due parti.
Se
volete utilizzare il cioccolato al latte tenete presente che sarà temperato
quando raggiungerà i 28 °C mentre quello bianco quando raggiunge i 26 °C.
Buona Pasqua!
Buona Pasqua!
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