Come fare la salamoia bolognese. La Salamoia
Bolognese o Ajòn come lo chiamano in dialetto emiliano è il preparato magico che trasforma anche il piatto più povero in un pranzo
domenicale. Dico 'domenicale', perchè nei racconti di casa, solo alla domenica o nei giorni di festa si poteva gustare la carne, parliamo di mezzo secolo prima, quando la gallina da brodo veniva nobilitata a pollo arrosto. Un pugno di sale marino preso dalla 'salarola' appesa sul muro, un rametto del rosmarino preso nell'aia davanti a casa, uno spicchio d’aglio e una bottiglia verde per schiacciarli assieme sulla 'battilarda' di legno grosso, pesante, rigato e scavato dai coltelli di un secolo. Quella era la domenica, la messa molto presto, un piatto di tagliatelline in brodo, ma fatte in casa, ed un piccolo pezzo della gallina arrostita che migliore di così non poteva essere. E poi il profumo della cucina che durava per tutta la giornata, dell'arrosto, del pane cotto nel forno, e raramente di qualche semplice ciambella. Poi il giorno dopo un cucchiaino di ajòn in un pochino di strutto, due chucchiai di conserva ed il sugo per la pasta era pronto. Per i bambini l'ovetto cotto nel burro con un pizzico di ajòn per dare sapore e le patate fritte, in grosse fette tagliate di traverso, insaporite nell'ajòn, poi fritte nello strutto fumante...
La
cucina economica vi insegna come fare la salamoia bolognese o ajòn
Ingredienti
100
g di sale grosso
10
g di rosmarino (peso netto delle foglie)
5
g di salvia (peso netto delle foglie)
1
spicchio di aglio
Preparazione
lavare
le foglie di rosmarino e di salvia. Tamponarle molto bene con carta da cucina. Spellare
l'aglio. Riunire
rosmarino, salvia ed aglio su un tagliere e tritarli finemente con la
mezzaluna. Mettere
sale ed aromi nel mortaio e pestare per aromatizzare il sale miscelando il
composto e sminuzzandolo per ottenere dei grani più fini. La
salamoia così preparata si conserva per 3 mesi in un vaso a chiusura ermetica.
Per chi avesse voglia di provarci...
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