Pellegrino Artusi, Torta coi Pinoli ma anche altre torte. I pinoli, in varie zone d'Italia, sono chiamati "pinoccoli" o "pinocchi", da cui il nome del famoso burattino Pinocchio. Il nome deriva dalla composizione delle parole “pino” e “occhio”.
580 TORTA FRANGIPANE
Un
signore veneziano, dai tratti di vero gentiluomo, mi suggerisce questa torta,
che è di grato e delicato sapore.
Farina
di patate, grammi 120.
Zucchero
a velo, grammi 120.
Burro,
grammi 80.
Uova,
n. 4.
Cremor
di tartaro, grammi 5.
Bicarbonato
di soda, grammi 3.
Odore
di scorza di limone grattata.
Lavorate
da prima i rossi d'uovo con lo zucchero, dopo uniteci la farina di patate e
proseguite a dimenare col mestolo; versateci poi il burro sciolto e per ultimo
le chiare montate e le polveri. Servitevi di una teglia piccola onde possa
restar alta due dita; ungetela col burro e spolverizzatela di farina mista con
lo zucchero. Potete cuocerla in casa nel forno da campagna.
581 TORTA ALLA MARENGO
Fate
una pasta frolla metà dose del n. 589, ricetta A.
Fate
una crema nelle seguenti proporzioni:
Latte,
decilitri 4.
Zucchero,
grammi 60.
Farina,
grammi 30.
Rossi
d'uovo, n. 3.
Odore
di vainiglia.
Prendete
grammi 100 di pan di Spagna e tagliatelo a fette della grossezza di mezzo
centimetro. Servitevi di una teglia di rame di mezzana grandezza, ungetela col
burro e copritene il fondo con una sfoglia della detta pasta; poi sovrapponete
giro giro a questa un orlo della stessa pasta largo un dito ed alto due e, per
attaccarlo bene, bagnate il giro con un dito intinto nell'acqua.
Dopo
aver fatto alla teglia questa armatura, coprite la pasta del fondo colla metà
delle fette di pan di Spagna intinte leggermente in rosolio di cedro. Sopra le
medesime distendete la crema e coprite questa con le rimanenti fette di pan di
Spagna egualmente asperse di rosolio. Ora montate colla frusta due delle tre
chiare rimaste dalla crema e quando saranno ben sode unitevi a poco per volta
grammi 130 di zucchero a velo e mescolate adagio per aver così la marenga colla
quale coprirete la superficie del dolce, lasciando scoperto l'orlo della pasta
frolla per dorarlo col rosso d'uovo. Cuocetela al forno o al forno da campagna
e quando la marenga si sarà assodata copritela con un foglio onde non prenda
colore.
La
torta sformatela fredda e spolverizzatela leggermente di zucchero a velo.
Coloro a cui non istucca il dolciume, giudicheranno questo piatto squisito.
582 TORTA COI PINOLI
Questa
è una torta che alcuni pasticcieri vendono a ruba. Chi non è pratico di tali
cose crederà che l'abbia inventata un dottore della Sorbona; io ve la do qui
imitata perfettamente.
Latte,
mezzo litro.
Semolino
di grana mezzana, grammi 100.
Zucchero,
grammi 65
Pinoli,
grammi 50.
Burro,
grammi 10.
Uova,
n. 2.
Sale,
una presa.
Odore
di vainiglia.
La
quantità del semolino non è di tutto rigore, ma procurate che riesca alquanto
sodo. I pinoli tritateli colla lunetta alla grossezza di un mezzo granello di riso.
Quando
il semolino è cotto nel latte aggiungete tutto il resto e per ultimo le uova
mescolandole con sveltezza.
Fate
una pasta frolla con:
Farina,
grammi 200.
Burro,
grammi 100.
Zucchero,
grammi 100.
Uova,
n. 1.
Se
questo non basta per intridere la farina, servitevi di un gocciolo di vino
bianco o marsala.
Prendete
una teglia nella quale il dolce non venga più alto di due dita, ungetela col
burro e copritene il fondo con una sfoglia sottile di detta pasta; versateci il
composto e fategli sopra colla stessa pasta tagliata a listarelle un reticolato
a mandorle. Doratelo, cuocete la torta al forno e servitela diaccia
spolverizzata di zucchero a velo.
583 TORTA SVIZZERA
Sia
o non sia svizzera, io ve la do per tale e sentirete che non è cattiva.
Fate
una pasta di giusta consistenza con:
Farina,
grammi 300.
Burro,
grammi 100,
Sale,
quanto basta.
Odore
di scorza di limone.
Latte,
quanto basta per intriderla, e lasciatela per un poco in riposo.
Prendete
una teglia di mezzana grandezza, ungetela col burro e copritene il fondo colla
detta pasta tirata alla grossezza di due monete da 5 lire. Col resto della
pasta formate un orlo all'ingiro e collocatevi dentro grammi 500 di mele
reinettes, o altre di qualità tenera, sbucciate e tagliate a tocchetti grossi quanto
le noci. Sopra le medesime spargete grammi 100 di zucchero mescolato a due
prese di cannella in polvere e grammi 20 di burro liquefatto. Mandatela in
forno e servitela calda o diaccia a sette od otto persone, ché a tante potrà
bastare.
La
cannella in polvere, l'odore della scorza di limone e il burro liquefatto sopra
alle mele sono aggiunte mie; ma stando a rigore, non ci vorrebbero.
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