cucina,ricette La Cucina Economica: Come fare la pasta farina e acqua

giovedì 17 aprile 2014

Come fare la pasta farina e acqua



Come fare la pasta farina e acqua. La pasta fatta in casa, cibo per l'anima. Quella che da sempre ti dà forza ed l'energia immediata per affrontare qualsiasi impegno. Il pasto dei

campioni di Formula Uno ma anche quello di milioni di famiglie in tutto il mondo. Già Cicerone e Orazio, 100 anni prima di Cristo, sono ghiotti di làgana una schiacciata di farina, senza lievito, cotta in acqua, una antesignana delle nostre lasagne. Fu Apicio a lasciarci la prima vera documentazione sull'esistenza di un composto assai simile alla nostra pasta; nel suo "De re coquinaria libri" infatti egli descrive un timballo racchiuso entro làgana. Da lì continua ad espandersi e trasformarsi, perchè altro non è che espressione artistica applicata alle quotidiane necessità. Muta forme e consistenze , dal Sud al Nord della penisola, e la si può imbastire anche quando la gallina non ha depositato il suo ovetto nel pollaio. La pasta di farina e acqua ha un procedimento analogo a quella all’uovo: al centro della fontana di farina si mettono però un pizzico di sale e acqua tiepida, per facilitare l’idratazione dell’amido. Se al posto della farina si utilizza la semola di grano duro, più ricca di proteine, si può ottenere una pasta con una tenuta di cottura superiore. La quantità di acqua deve essere circa la metà del peso della farina. Cavatelli, malloreddus, orecchiette, bucatini, corzetti,fusilli, pizzoccheri, strozzapreti  hanno in genere uno spessore sostenuto e in cottura non devono essere lasciati troppo al dente. 

La cucina economica vi insegna come fare la  pasta farina e acqua

Ingredienti per 4 persone
400 g farina
200 g acqua
qb sale

Solitamente si utilizza farina bianca tipo 0 o 00 con aggiunta di acqua; se impastata su una spianatoia di legno e tirata col mattarello la pasta fresca acquista una certa rugosità che favorisce una migliore aderenza del condimento. La cottura di questo tipo di pasta sfugge ad una normativa di tempi: oltre a volume, formato e spessore entra in gioco anche la variabile dell’impasto più o meno sodo e il suo tempo di riposo. Il miglior modo per regolarsi è assaggiarla durante la cottura e decidere in base al proprio gusto.  La pasta fresca può essere conservata in frigorifero per un paio di giorni oppure lasciata asciugare all'aria.

Procedimento

Disponete la farina a fontana su una superficie liscia. Versate al centro acqua e sale e iniziate a lavorare l’impasto con una forchetta. Quando si rassoda potete aiutarvi con un tarocco. Lavorate l’impasto col palmo della mano fino ad ottenere un panetto sodo e omogeneo. Una volta pronto copritelo con la pellicola e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per 30 minuti.
Cospargete il piano di lavoro con poca farina e stendeteci l’impasto aiutandovi con un mattarello, fino a raggiungere circa un centimetro di spessore. Con l’impasto così preparato potete ricavare diversi formati di pasta fresca. Qui entra in campo la tradizione che prevede diversi formati a seconda della regione. Per fare i Pici tagliate una striscia d’impasto con un coltello e allungatela facendola rotolare tra i palmi aperti e il piano di lavoro. Dovete ottenere una sorta di lungo spaghetto. Mentre per i Cavatelli partite sempre da una striscia d’impasto e tagliatela a tocchetti di circa due centimetri e appiattiteli trascinandoli con il pollice.

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