Pellegrino Artusi, petonciani o melanzane? Cambi regione e al mercato devi ricominciare dall'afabeto. Ogni cosa è chiamata con nomi diversi, malangiana, m'rlinzana, petonciani. Ma io volevo solo delle melanzane!
399 PETONCIANI
Il
petonciano o melanzana è un ortaggio da non disprezzarsi per la ragione che non
è né ventoso, né indigesto. Si presta molto bene ai contorni ed anche mangiato
solo, come piatto d'erbaggi, è tutt'altro che sgradevole, specialmente in quei
paesi dove il suo gusto amarognolo non riesce troppo sensibile. Sono da
preferirsi i petonciani piccoli e di mezzana grandezza, nel timore che i grossi
non siano amari per troppa maturazione.
Petonciani
e finocchi, quarant'anni or sono, si vedevano appena sul mercato di Firenze; vi
erano tenuti a vile come cibo da ebrei, i quali dimostrerebbero in questo, come
in altre cose di maggior rilievo, che hanno sempre avuto buon naso più de'
cristiani.
I
petonciani fritti possono servire di contorno a un piatto di pesce fritto;
fatti in umido, al lesso; in gratella, alla bistecca, alle braciole di vitella
di latte o a un arrosto qualunque.
400 PETONCIANI FRITTI
Sbucciateli,
tagliateli a tocchetti piuttosto grossi, salateli e lasciateli stare per
qualche ora.
Asciugateli
dall'umido che hanno buttato, infarinateli e friggeteli nell'olio.
401 PETONCIANI IN UMIDO
Sbucciateli,
tagliateli a tocchetti e metteteli al fuoco con un po' di burro. Quando lo
avranno succhiato tirateli a cottura colla salsa di pomodoro n. 125.
402 PETONCIANI IN GRATELLA
Tagliateli
a metà per il lungo senza sbucciarli, fate loro delle incisioni graticolate
sulla parte bianca, conditeli con sale, pepe e olio, poneteli in gratella dalla
parte della buccia; poi copriteli con un coperchio o tegame di ferro e
cuoceteli fra due fuochi, che così non hanno bisogno d'esser voltati; a mezza
cottura date loro un'altra untatina d'olio. Saranno cotti quando la polpa è
diventata morbida.
403 TORTINO DI PETONCIANI
Sbucciate
sette od otto petonciani, tagliateli a fettine rotonde e salateli onde buttino
fuori l'acqua. Dopo qualche ora infarinateli e friggeteli nell'olio.
Prendete
un vassoio che regga al fuoco e, suolo per suolo, conditeli con parmigiano
grattato e colla salsa di pomodoro n. 125, disponendoli in modo che facciano
una bella colma. Frullate un uovo con una presa di sale, una cucchiaiata di
detta salsa, un cucchiaino di parmigiano, due di pangrattato, e con questo
composto copritene la superficie. Ponete il vassoio sotto al coperchio del
forno da campagna, col fuoco sopra, e quando l'uovo sarà rappreso, mandate il
tortino in tavola. Può servire solo, per tramesso o accompagnato da un piatto
di carne. La copertura d'uovo serve a dare al piatto migliore apparenza.
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