Pellegrino Artusi e gli umidi di caccia. A volte cammini tranquillo per la solita strada, quando ti coglie l'impressione di essere osservato, ti senti inseguito, ma non hai il coraggio di voltarti, e continui a camminare. Poi con un brivido di orrore ti rendi conto che è quasi l'ora di pranzo...
284 STUFATO DI LEPRE
284 STUFATO DI LEPRE
Vi
descriverò più avanti il pasticcio di lepre, e vi dirò anche come questa si
cuoce arrosto; aggiungo ora che per farla dolce-forte potete servirvi della
ricetta del cignale n. 285, e che si può mettere in istufato nella seguente
maniera:
Prendiamo,
per esempio, la metà di una lepre, e dopo averla spezzettata tritate fine un
battuto con una cipolla di mediocre grandezza, due spicchi d'aglio, un pezzo di
sedano lungo un palmo e diverse foglie di ramerino. Mettetelo al fuoco con un
pezzetto di burro, due cucchiaiate d'olio e quattro o cinque strisce di
prosciutto larghe un dito. Quando avrà soffritto per cinque minuti, gettateci
la lepre e conditela con sale, pepe e spezie. Rosolata che sia, bagnatela con
mezzo bicchiere di vino bianco o marsala, poi buttateci un pugnello di funghi
freschi, o secchi rammolliti, e tiratela a cottura con brodo e sugo di pomodoro
o conserva; ma prima di servirla, assaggiatela per aggiungere un altro poco di
burro, se occorre.
285 CIGNALE DOLCE-FORTE
A
me pare sia bene che il cignale da fare dolce-forte debba avere la sua cotenna
con un dito di grasso, perché il grasso di questo porco selvatico, quando è
cotto, resta duro, non nausea ed ha un sapore di callo piacevolissimo.
Supposto
che il pezzo sia di un chilogrammo all'incirca, eccovi le proporzioni del
condimento.
Fate
un battuto con mezza cipolla, la metà di una grossa carota, due costole di
sedano bianco lunghe un palmo, un pizzico di prezzemolo e grammi 30 di
prosciutto grasso e magro. Tritatelo fine colla lunetta e ponetelo in una
casseruola con olio, sale e pepe sotto al cignale per cuocerlo in pari tempo.
Quando il pezzo ha preso colore da tutte le parti, scolate buona parte
dell'unto, spargetegli sopra un pizzico di farina, e tiratelo a cottura con
acqua calda versata di quando in quando. Preparate intanto il dolce-forte in un
bicchiere coi seguenti ingredienti e gettatelo nella casseruola; ma prima
passate il sugo.
Uva
passolina, grammi 40.
Cioccolata,
grammi 30.
Pinoli,
grammi 30.
Candito
a pezzetti, grammi 20.
Zucchero,
grammi 50.
Aceto
quanto basta; ma di questo mettetene poco, perché avete tempo di aggiungerlo
dopo. Prima di portarlo in tavola fatelo bollire ancora onde il condimento
s'incorpori, anzi debbo dirvi che il dolce-forte viene meglio se fatto un
giorno per l'altro. Se lo amate più semplice componete il dolce-forte di
zucchero e aceto soltanto.
Nello
stesso modo potete cucinare la lepre.
286 CIGNALE FRA DUE FUOCHI
Tenetelo
in una marinata come quella della lepre n. 531 per 12 o 14 ore. Levato da
questa, asciugatelo con un canovaccio e poi preparatelo nella seguente maniera.
Collocate nel fondo di una casseruola tre o quattro fette di lardone sottili
come la carta, ponete il pezzo del cignale sopra alle medesime, conditelo con
sale e pepe e aggiungete una cipolla intera, un mazzetto guarnito, un pezzetto
di burro e, se il cignale fosse un chilogrammo circa, mezzo bicchiere di vino
bianco. Distendete sul pezzo della carne altre tre o quattro fette dello stesso
lardone e copritelo con un foglio unto col burro, che vi stia aderente.
Cuocetelo con fuoco sotto e sopra e quando accenna a prosciugarsi, bagnatelo
con brodo. Cotto che sia, passate il sugo senza spremerlo, digrassatelo e
unitelo al cignale quando lo mandate in tavola.
287 COSTOLETTE DI DAINO ALLA CACCIATORA
Le
carni del daino, del capriolo e di simili bestie di selvaggina sono aride e
dure, quindi è necessario che il tempo le frolli per essere meglio gustate.
Servitevi
per questo piatto della lombata, da cui taglie rete le costolette tenendole
sottili. Mettete al fuoco olio e burro in proporzione della quantità che avrete
a cuocere, uno spicchio d'aglio intero e diverse foglie di salvia. Quando
l'aglio avrà preso colore collocateci sopra le costolette, conditele con sale e
pepe e cuocetele a fuoco ardente, alla svelta, annaffiandole col marsala.
288 CONIGLIO IN UMIDO
Per
cucinare questo piatto, vedi le Pappardelle col sugo di coniglio, n. 94.
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