Pellegrino Artusi, cardoni o gobbi. Ci sono certe giornate, a cavallo tra autunno e inverno, grigie e ventose, che chiamano a squarciagola quei cibi che ti rinfrancano e che, come per miracolo, tengono lontano il freddo. E allora si esce, ben coperti, a cercare quel che il mercato offre e lo stomaco reclama. Non resisto mai ai cardi, quando li trovo, bianchi e croccanti, sono la mia gratifica invernale. Sempre troppo grandi per stare in borse o sacchetti, per cui me li infilo sotto il braccio, e poi via, a casa di corsa, tra sventagliate e i primi spruzzi di pioggia.
404 CARDONI IN TEGLIA
I
cardoni, detti volgarmente gobbi, per la loro affinità coi carciofi, si possono
cucinare come questi (n. 246), se non che, dopo aver nettati bene i cardoni dai
filamenti di cui è intessuta la parte esterna, si deve dar loro metà cottura in
acqua salata, gettandoli subito dopo nell'acqua fresca, onde non anneriscano.
Tagliateli
a pezzetti, infarinateli e quando l'olio comincia a bollire, buttateli giù e
conditeli con sale e pepe. Le uova frullatele prima e aspettate di versarle
quando i cardoni saranno rosolati da ambedue le parti.
Il
cardone è un erbaggio sano, di facile digestione, rinfrescante, poco nutritivo
ed insipido; perciò è bene dargli molto condimento, come è indicato al n. 407.
È
poi tale la sua affinità coi carciofi, che sotterrando i fusti di quest'ultima
pianta, quando non dà più frutti, si ottengono i così detti carducci.
405 CARDONI IN UMIDO
Dopo
averli lessati come i precedenti, metteteli in umido con un battutino d'aglio e
prezzemolo; olio, sale e pepe.
Se
li desiderate più grati al gusto e di più bella apparenza, copriteli di una
salsa d'uovo e limone quando sono già sul vassoio. Frullate qualche uovo con
agro di limone, mettete il liquido al fuoco in una cazzarolina girando il mestolo,
e versatelo quando comincia a condensarsi. Se non usate la salsa conditeli
almeno con un pizzico di parmigiano.
406 CARDONI IN GRATELLA
Non
è un piatto da raccomandarsi molto, ma se volete provarlo, dopo aver lessati i
cardoni, asciugateli bene, lasciate le costole lunghe un palmo, conditeli
generosamente con olio, pepe e sale e rosolateli in gratella. Possono servir
per contorno a una bistecca o ad un pesce in gratella.
407 CARDONI CON LA BALSAMELLA
Scartate
le costole più dure, le altre nettatele dai filamenti e lessatele a mezza
cottura. Qui, sia detto una volta per tutte, gli erbaggi vanno messi al fuoco
ad acqua bollente e i legumi ad acqua diaccia. Tagliate le costole dei cardoni
a pezzetti lunghi tre dita circa e tirateli a sapore con burro e sale a
sufficienza, terminate di cuocerli aggiungendo latte, o meglio panna, poi
legateli con un poco di besciamella n. 137. Aggiungete un pizzico di parmigiano
grattato e levateli subito senza più farli bollire. Questo è un eccellente
contorno agli stracotti, alle bracioline, allo stufatino di rigaglie e ad altri
simili piatti. Nella stessa maniera si possono cucinare le rape a dadi grossi,
le patate e gli zucchini a spicchi, ma questi ultimi non vanno lessati.
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