Pellegrino Artusi, braciole, scaloppe e cotolette. Forse l'unico sistema è pregare con convinzione, perchè le nostre scaloppe o braciole, non escano dalla cottura con la consistenza delle suole di vecchi scarponi. Perchè lo fanno, eppure ho scelto la carne migliore, almeno sembrava, l'ho battuta, infarinata con amore, rosolata nel burro di montagna, eppure...
302 SCALOPPINE ALLA LIVORNESE
Perché
si chiamino scaloppine non lo so, e non so nemmeno perché sia stato dato loro
il battesimo a Livorno. Comunque sia, prendete delle bracioline di carne
grossa, battetele bene per renderle tenere e buttatele in padella, con un pezzo
di burro. Quando l'avranno ritirato bagnatele con qualche cucchiaiata di brodo
per portarle a cottura, conditele con sale e pepe, legatele con un pizzico di
farina, date loro l'odore della marsala, e prima di levarle, rendetele più
grate con un pizzico di prezzemolo tritato.
303 SCALOPPINE DI CARNE BATTUTA
Prendete
carne magra di bestia grossa, nettatela dai tendini e dalle pelletiche e, se
non avete il tritacarne, tritatela ben fine prima col coltello poi colla
lunetta. Conditela con sale, pepe e parmigiano grattato; aggiungete l'odore
delle spezie, piacendovi, ma c'è il caso allora che sappia di piatto
rimpolpettato. Mescolate bene e date alla carne la forma di una palla; poi con
pangrattato sotto e sopra, onde non s'attacchi, tiratela col matterello sulla
spianatoia, rimuovendola spesso per farne una stiacciata sottile poco più di
uno scudo. Tagliatela a pezzi quadri e larghi quanto la palma di una mano e
cuoceteli in una teglia col burro. Quando le scaloppine avran preso colore,
annaffiatele con sugo di pomodoro o conserva diluita nel brodo o nell'acqua e
servitele. Potete anche, senza far uso del matterello, stiacciarle colle mani e
dar loro, per più eleganza, la forma di un cuore.
Avendo
carne stracottata avanzata, è conveniente il farle con questa e con carne cruda
mescolate insieme.
304 SCALOPPINE ALLA GENOVESE
Formate
bracioline con carne magra di vitella e, dato che sia grammi 500 senz'osso,
tritate un quarto di cipolla di mezzana grandezza e mettetela nel fondo di una
casseruola con olio e un pezzetto di burro. Distendete sul battuto le
bracioline, uno strato sopra l'altro, conditele con sale e pepe e mettetele al
fuoco senza toccarle che così attaccandosi insieme non si aggrinzano. Quando
avrà preso colore la parte di sotto, versate un cucchiaino di farina e dopo
poco un pizzico di prezzemolo e mezzo spicchio d'aglio tritati e due dita
scarse,(di bicchiere) di vino bianco buono, o, mancando questo, marsala. Poi
distaccate le bracioline l'una dall'altra, mescolate, lasciatele tirar l'umido,
indi versate acqua calda e un poco di sugo di pomodoro o conserva. Fatele
bollire adagio e non molto per terminare di cuocerle e servitele con intinto
abbondante, e con fette di pane arrostito sotto, oppure, se più vi piace, con
un contorno di riso cotto nell'acqua, tirato asciutto e condito leggermente con
burro, parmigiano e l'intinto medesimo. Anzi, il riso ci sta molto bene e così
piacciono a tutti.
305 SCALOPPINE CON LA PANNA ACIDA
La
panna acida è la panna comune, ossia il fior di latte, quando ha preso l'agro,
il qual difetto non nuoce anzi migliora il piatto che riesce delicatissimo.
Prendete
carne magra di vitella o di vitella di latte, tagliatela a bracioline, battetele,
infarinatele e mettetele al fuoco con un pezzo proporzionato di burro.
Conditele con sale e pepe e fatele bollire adagio finché abbiano preso colore
da ambedue le parti. Allora bagnatele con la detta panna e per ultimo con un
poco d'acqua o brodo, se trattasi di vitella di latte, onde la salsa non riesca
troppo densa e possano cuocer meglio.
Servitele
con spicchi di limone a parte.
Per
quattro persone:
Grammi
500 di magro senz'osso,
Grammi
70 di burro
Due
decilitri di panna.
306 SCALOPPINE DI VITELLA DI LATTE IN TORTINO
Vitella
di latte magra senz'osso, tagliata a scaloppine sottilissime del peso, nette
dalle pelletiche, di grammi 300, lardone a fettine sottili, grammi 70.
Sciogliete
al fuoco, in una casseruola proporzionata, un poco di burro e sul fondo e
all'ingiro della medesima distendete il lardone, sopra al quale collocherete un
primo strato di scaloppine condendole con sale, pepe, l'odore delle spezie,
parmigiano grattato e prezzemolo tritato. Poi un altro strato di scaloppine
condite nella stessa maniera, e così di seguito finché avrete roba. Sull'ultimo
strato di scaloppine spargete diversi pezzetti di burro e cuoceteli tra due
fuochi, più sotto che sopra, finché restino quasi asciutte e rosolato il
lardone. Versate il tortino sopra a uno strato di spinaci tirati al burro e
servitelo a quattro persone.
307 BRACIOLINE RIPIENE
Bracioline
sottili di vitella, grammi 300.
Carne
magra di vitella o di vitella di latte, grammi 70.
Prosciutto
piuttosto magro, grammi 40.
Midollo
di vitella, grammi 30.
Parmigiano
grattato, grammi 30.
Uova,
n. l.
Delle
bracioline ne usciranno 6 o 7 se le tenete larghe quanto una mano: battetele
ben bene col batticarne oppure con un manico di coltello intinto spesso
nell'acqua per allargarle. Poi tritate fine il prosciutto coi grammi 70 della
seconda carne e a questo battuto unite il parmigiano e il midollo ridotto prima
pastoso colla lama di un coltello; per ultimo aggiungete l'uovo per legare il
composto e una presa di pepe, non occorrendo il sale a motivo del prosciutto e
del parmigiano. Distendete le bracioline e sul mezzo delle medesime distribuite
il detto composto; poi arrocchiatele e col refe legatele in croce.
Ora
che hanno già preso la forma occorrente, preparate un leggero battuto con un
po' di cipolla, un pezzetto di sedano bianco, un pezzetto di carota e grammi 20
di carnesecca, e mettetelo al fuoco in una casseruola con grammi 20 di burro,
in pari tempo che vi porrete le bracioline. Conditele con sale e pepe, e quando
avranno preso colore versate sugo di pomodoro o conserva e tiratele a cottura
coll'acqua. Potete anche aggiungere, piacendovi, un gocciolo di vino bianco.
Quando
le mandate in tavola togliete il refe con cui le avevate legate.
308 BRACIOLINE ALLA BARTOLA
La
carne di vitella o di manzo che meglio si presta per questo piatto sarebbe il
filetto o il girello, ma può servire anche il culaccio e la coscia.
Carne
suddetta, peso netto senz'osso, grammi 500.
Prosciutto
grasso e magro, grammi 50.
Un
piccolo spicchio d'aglio.
Un
piccolo spicchio di cipolla.
Una
costola di sedano lunga un palmo.
Un
buon pezzo di carota.
Un
pizzico di prezzemolo.
Tagliate
la carne a fette grosse quasi un dito per ottenere non più di sette od otto
bracioline alle quali procurate di dar bella forma, e battetele con la costola
del coltello. Fate un battuto tritato molto fine col prosciutto e
gl'ingredienti sopra descritti, poi versate in una sauté o teglia di rame sei
cucchiaiate d'olio sul quale, a freddo, collocherete le bracioline spalmando
sopra ad ognuna un pizzico del detto battuto. Conditele con poco sale, pepe e
il solo fiore di quattro o cinque chiodi di garofano, e a fuoco vivo fatele
rosolare dalla parte di sotto, poi voltatele ad una ad una col suo battuto per
rosolare anche questo, e quando avrà soffritto a sufficienza tornatele a
rivoltare onde il battuto ritorni al disopra raccattando quello che è rimasto
attaccato alla teglia, ora bagnatele con sugo di pomodoro o conserva sciolta
nell'acqua, cuopritele e fatele bollire adagio per quasi due ore; ma mezz'ora
prima di mandarle in tavola cuocete nell'intinto delle medesime una grossa
patata sbucciata e tagliata in dieci o dodici tocchetti collocandoli nei vuoti
fra una braciolina e l'altra.
Meglio
sarebbe mandarle in tavola nel recipiente dove sono state cotte; ma se questo è
indecente mettetele pari pari in un vassoio con le patate all'intorno. Questa
quantità basta per quattro o cinque persone, e non è piatto da disprezzarsi,
perché non lascia lo stomaco aggravato.
309 BRACIOLINE ALLA CONTADINA
Per
me, che si ribellano al mio gusto, le lascio mangiare ai contadini; ma, poiché
ad altri potrebbero non dispiacere, ve le descrivo.
Preparate
le bracioline con carne magra di vitella battuta bene, ungetele coll'olio e
conditele con poco sale e pepe. Fate un composto di olive in salamoia, capperi
strizzati dall'aceto e un'acciuga, tritando il tutto ben fine. Lasciatelo così
semplice, oppure aggiungete un rosso d'uovo e un pizzico di parmigiano;
riempitene le bracioline, legatele e quindi cuocetele con burro e sugo di pomodoro,
oppure in un soffritto di cipolla.
310 BRACIUOLE NELLA SCAMERITA
Eccovi
un piatto di tipo tutto fiorentino. La scamerita è quella parte del maiale
macellato ove, finita la lombata, comincia la coscia; essa è marmorizzata di
magro e grasso, quest'ultimo in quantità tale che piace senza nauseare. Ponete
le braciole in un tegame con pochissimo olio, due o tre spicchi d'aglio, con la
loro buccia, un po' stiacciati, e conditele con sale e pepe. Quando avranno
preso colore da ambedue le parti, versate nel tegame due o tre dita (di
bicchiere) di vino rosso e lasciate che, bollendo, l'umido prosciughi di metà.
Allora mettetele da parte asciutte conservandole calde, e in quell'intinto
tirate a sapore del cavolo nero già lessato, spremuto dall'acqua, tagliato non
tanto minutamente e condito anch'esso con sale e pepe. Mandatele in tavola col
cavolo sotto.
311 COTOLETTE DI VITELLA DI LATTE IN SALSA D'UOVO
Dopo
averle dorate e cotte alla sauté, come quelle del n. 312 e del n. 313, spargete
sopra alle medesime una salsa di rossi d'uovo, burro e agro di limone, tenetele
ancora un poco sul fuoco e servitele. Per sette od otto cotolette basteranno
tre rossi d'uovo, grammi 30 di burro e mezzo limone, frullati in un pentolino
prima di versarli.
312 COTOLETTE DI VITELLA DI LATTE COI TARTUFI
ALLA BOLOGNESE
Il
posto migliore per questo piatto è il sotto-noce, ma può servire anche il magro
del resto della coscia o del culaccio. Tagliatele sottili e della dimensione
della palma di una mano: battetele e date loro una forma smussata ed elegante
come, ad esempio, la figura del cuore, cioè larga da capo e restringentesi in
fondo, il che si ottiene più facilmente tritando prima la carne colla lunetta.
Poi preparatele in un piatto con agro di limone, pepe, sale e pochissimo parmigiano
grattato. Dopo essere state un'ora o due in questa infusione, passatele
nell'uovo sbattuto e tenetecele altrettanto. Poi panatele con pangrattato fine,
mettetele a soffriggere col burro in una teglia di rame, e quando saranno
appena rosolate da una parte voltatele e sopra la parte cotta distendete prima
delle fette di tartufi e sopra queste delle fette di parmigiano o di gruviera;
ma sì le une che le altre tagliatele sottili il più che potete. Fatto questo,
terminate di cuocerle con fuoco sotto e sopra aggiungendo brodo o sugo di
carne; poi levatele pari pari e disponetele in un vassoio col loro sugo
all'intorno strizzandoci l'agro di un limone, o mezzo solo se sono poche.
Nella
stessa maniera si possono cucinare le costolette di agnello dopo aver ripulito,
raschiandolo, l'osso della costola.
313 COTOLETTE COL PROSCIUTTO
Preparate
le cotolette come quelle del numero precedente e mettetele nell'uovo con una
fetta sottilissima di prosciutto grasso e magro della dimensione della
cotoletta stessa. Panatele col prosciutto appiccicato sopra, salatele poco e
rosolatele nel burro dalla parte dove non è il prosciutto. Sopra al prosciutto,
invece de' tartufi, distendete fette sottilissime di parmigiano o di gruviera,
finite di cuocerle col fuoco sopra e servitele con sugo di carne ed agro di
limone, oppure con sugo di pomodoro.
338 BRACIUOLE DI CASTRATO E FILETTO DI VITELLA
ALLA FINANZIERA
Ponete
nel fondo di una casseruola una fetta di prosciutto, alquanto burro, un
mazzettino composto di carota, sedano e gambi di prezzemolo, e sopra a queste
cose delle braciole intere di castrato nella lombata, che condirete con sale e
pepe. Fatele rosolare da ambedue le parti, aggiungete un altro pezzetto di
burro, se occorre, e unite alle braciole ventrigli di pollo, e dopo fegatini,
animelle e funghi freschi o secchi, già rammolliti, il tutto tagliato a pezzi;
quando anche queste cose avranno preso colore, bagnate con brodo e fate cuocere
a fuoco lento. Legate l'umido con un po' di farina, e per ultimo versate mezzo
bicchiere, od anche meno, di vino bianco buono, fatto prima scemare di metà al
fuoco, in un vaso a parte, e fate bollire ancora un poco perché s'incorpori.
Quando siete per mandarlo in tavola levate il prosciutto e il mazzetto, passate
il sugo dal colino e digrassatelo.
Nella
stessa maniera si può fare un pezzo di filetto di vitella, invece del castrato,
aggiungendo ai detti ingredienti anche dei piselli. Se farete questi due piatti
con attenzione, sentirete che sono squisiti.
339 BRACIOLINE RIPIENE CON CARCIOFI
Ai
carciofi levate tutte le foglie dure e tagliateli in quattro o cinque spicchi.
Prendete una fetta di prosciutto grasso e magro, tritatelo fine fine,
mescolatelo con un poco di burro e con questo composto spalmate gli spicchi dei
carciofi. Battete e spianate le bracioline, che possono essere di vitella o di
manzo, conditele con sale e pepe e ponete in mezzo a ciascuna due o tre dei
detti spicchi, poi avvolgetele e legatele in croce con un filo. Fate un
battutino con poca cipolla, mettetelo in una casseruola con burro e olio e
quando la cipolla sarà ben rosolata collocateci le bracioline e conditele
ancora con sale e pepe. Rosolate che siano, tiratele a cottura con sugo di
pomodoro o conserva sciolta nell'acqua, e quando le mandate in tavola scioglietele
dal filo.
340 FILETTO COLLA MARSALA
La
carne del filetto è la più tenera, ma se quel briccone del macellaio vi dà la
parte tendinosa, andate franco che ne resterà la metà pel gatto.
Arrocchiatelo,
legatelo, e, dato che sia un chilogrammo all'incirca, mettetelo al fuoco con
una cipolla di mediocre grandezza tagliata a fette sottili, insieme con alcune
fettine di prosciutto e un pezzo di burro: conditelo poco con sale e pepe.
Quando sarà rosolato da tutte le parti e consumata la cipolla, spargetegli sopra
un pizzico di farina, lasciatelo prender colore e poi bagnatelo con brodo o
acqua. Fate bollire adagio, indi passate il sugo, digrassatelo e con questo e
tre dita (di bicchiere) di marsala rimettetelo al fuoco a bollire ancora, ma
lentamente; mandatelo in tavola con sugo ristretto, ma non denso per troppa
farina.
Si
può anche steccare il filetto con lardone e cuocerlo con solo burro e marsala.
341 FILETTO ALLA PARIGINA
Poiché
spesso sentesi chiedere nelle trattorie il filetto alla parigina, forse perché
piatto semplice, sano e nutriente, bisognerà pure dirne due parole e indicare
come viene cucinato. Fatevi tagliare dal macellaio, nel miglior posto del
filetto di manzo, delle braciole rotonde, grosse circa mezzo dito, e queste
mettetele a soffriggere nel burro dopo che esso avrà preso colore a fuoco ben
vivo; sale e pepe per condimento, e quando avranno fatto la crosticina da tutte
le parti onde dentro restino succose e poco cotte, spargeteci sopra un pizzico
di prezzemolo tritato e levatele subito: ma prima di portarle in tavola
copritele con sugo di carne o con una salsa consimile, oppure, che è cosa più
semplice, nel sugo rimasto dopo la cottura gettateci un pizzico di farina e con
brodo, fate un intriso e servitevi di questo invece del sugo.
342 CARNE ALLA GENOVESE
Prendete
una braciola magra di vitella del peso di grammi 300 a 400, battetela e
spianatela bene. Frullate tre o quattro uova, conditele con sale e pepe, un
pizzico di parmigiano, alquanto prezzemolo tritato e friggetele nel burro in forma
di frittata, della larghezza approssimativa della braciola su cui la
distenderete ritagliandola dove sopravanza e collocando i ritagli dove essa è
mancante. Fatto questo, arrocchiate la braciola insieme colla frittata ben
stretta e legatela; indi infarinatela e mettetela in una casseruola con burro,
condendola con sale e pepe.
Quando
sarà ben rosolata da tutte le parti, bagnatela con brodo per finire di cuocerla
e servitela col suo sugo, che a motivo della farina riuscirà alquanto denso.
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