E' sulla pelle degli chef che si legge il racconto della dura vita di cucina, i marchi indelebili dei tagli e delle ustioni ma anche storie di amore ed amicizia. Desideri e passioni.
Da Paul Bocuse col suo tattoo, non certo da gaglioffo e tantomeno da legionario, spavaldo e simpatico, il distintivo de 'la bande à Bocuse', dove ritrova gli amici fraterni Guérard, René Lassere e i fratelli Troisgros, e poi perchè no, una celebrazione dell'animale che ha cucinato in mille modi diversi, tutti superlativi....
Da Paul Bocuse col suo tattoo, non certo da gaglioffo e tantomeno da legionario, spavaldo e simpatico, il distintivo de 'la bande à Bocuse', dove ritrova gli amici fraterni Guérard, René Lassere e i fratelli Troisgros, e poi perchè no, una celebrazione dell'animale che ha cucinato in mille modi diversi, tutti superlativi....
....ai cuochi belli, giovani e tatuati del 'Le grand fooding', l'evento food ideato da Alexandre Cammas ed ora esportato anche a Milano. Un po’ ribelli, ma non troppo, si ispirano alle icone punk-rock e interpretano la cucina di strada, ma utilizzano solo ingredienti di alta qualità, che mescolano, affettano e impastano mostrando muscoli e tatuaggi, i loro locali hanno nomi come Animal o Bastard con un look rivisto in chiave fashion- smart.
Qualcuno ha detto che le cucine dei ristoranti sono piene di rinnegati, stranieri ma anche artisti e tatuati…..
….proprio come Michael Voltaggio che non sa più quanti tatuaggi ha , forse trenta, ma non ne è sicuro. Il primo l’ho fatto a quindici anni, un quadrifoglio sulla caviglia, brutto, mentre ora si possono avere tatuaggi bellissimi e indica il suo staff di cucina, tutti assolutamente tatuati. Gli spunta sul braccio, a grandi caratteri, tra gli attrezzi di cucina, il nome del suo grande amore, il suo locale Ink.
Carolynn Spence, che dallo Spotted Pig è oggi executive chef presso il Chateau Marmont di New York ne ha una sfilza a celebrare la sua passione per le verdure, una cipolla, sedano e una carota, un carciofo, naturalmente solo prodotti a chilometro zero.
Per Rick Tramonto, direttore culinario di Steak & Seafood, invece, sono segni che raccontano storie di vita, la sua, divisa tra cibo e la fede. Quindi una croce sull’avambraccio ed un kit di coltelli attorno al polpaccio.
Lisa Higgins invece, fornaia per passione e tradizione, mostra un assortimento di omini di pan di zenzero e poi biscotti, frutta e dolcetti.
Mi piace la tua foto di M.Bocuse. Ti ricordi dove hai trovato?
RispondiEliminaPresa da un cookbook.
RispondiElimina