Le gemelle Kessler della gastronomia bolognese hanno “danzato” nella loro cucina per oltre 50 anni e hanno insegnato a tirare la sfoglia, a fare il pane a migliaia di “analfabeti”, e non, da tutto il mondo. Margherita e Valeria Simili per tutta la vita hanno trasformato l’amore per il
cibo in una passione infinita per la cucina.
cibo in una passione infinita per la cucina.
Giapponesi , americani, hanno imparato i segreti del tortellino e della lasagna.
Sotto ad un portico della Bologna antica, la loro Scuola di Cucina, ha ospitato, con attività pressochè ininterrotta allievi bramosi di imparare ad impastare, infornare, farcire, guarnire. Signore e signorine della Bologna “bene” hanno dato il cambio ad industriali ed attori provenienti dai 5 continenti.
A distanza di anni dal triste giorno in cui le sorelle Simili hanno attaccato il mattarello al chiodo si divertono a portare la loro arte in giro per il mondo. Aggiornano i loro libri, tengono conferenze, sempre con la grazia che le contraddistingueva , affascinando i propri allievi con l’arte e il senso pratico tipico solo dei grandi maestri della cucina.
' E' sempre bellissimo insegnare a fare il pane, con farina, acqua, sale e un po' di lievito se ne fanno di tanti tipi, spiega Margherita . E sai che soddisfazione vedere dorare nel forno la pagnotta fatta in casa, con quel profumo e quel sapore inimitabili ' .
I loro libri hanno già venduto decine di migliaia di copie ottenendo un enorme successo in libreria e divenendo un caso editoriale.
Pane e roba dolce, editore Vallardi, del 2003 e Sfida al mattarello, sottotitolo I segreti della sfoglia bolognese, sempre con Vallardi, del 2005. E’ uscito anche un terzo libro, La buona cucina di casa, Vallardi ancora una volta.
Oggi La cucina economica propone la ricetta della crescente al prosciutto delle sorelle Simili, una delle cose che preferisco sbocconcellare alle 10 del mattino. Con qualche piccola variante, il formato, come un piccolo panino ed una leggera pioggia di semi di papavero:
Ingredienti:
Farina 00 - 500 g
Acqua - 250 g
Lievito di birra - 25 g
Prosciutto crudo- 150 g
Strutto - 50 g
Sale - 8 g
Zucchero - mezzo cucchiaino
Uovo - 1 per spennellare la superficie
Semi di papavero - qb
Procedimento:
Tritate grossolanamente con un coltello da cucina il prosciutto crudo fino ad ottenere dei piccolissimi dadini. In un contenitore fate sciogliere il lievito di birra nei 250 g di acqua. Su di una spianatoia versate la farina, fate la consueta fontana, e disponete al centro tutti gli ingredienti. Impastate velocemente il tutto in modo che essi siano ben amalgamati, formate una palla con l’impasto e fate lievitare, coperto ed all’interno di una ciotola, per 50-60 minuti circa. Trascorso questo tempo con la pasta formate dei piccoli panini, senza rilavorarla mi raccomando, considerando uno spessore di circa 2,5 cm. Trasferiteli su di una teglia, pizzicateli con la punta delle dita e, servendovi di una lametta o di un taglia pasta, tracciate sulla superficie dei piccoli tagli. Spennellate con un uovo sbattuto, fate aderire i semi di papavero e fate di nuovo lievitare per altri 50 minuti, il volume dovrebbe quasi raddoppiare. Se desiderate una consistenza più morbida lasciatelo raddoppiare totalmente. Cuocete nel forno già calda a 210° per 40-45 minuti. Trascorso questo tempo sfornate e lasciate raffreddare su di una griglia.
Per quanti ne facciate sono sempre pochi!
La meravigliosa crescente o crescenta che tanto bene fa alla salute mentale e sono convinto contribuisca anche alla salute del corpo, assieme ai ciccioli secchi e alla mortadella...forse basta solo crederci!
RispondiElimina"I dottori, per guarirti, hanno bisogno di poco: pur che ti possano proibire qualcosa tutto va a posto. L'astuzia sta nel farsi proibire solo le cose cui si tiene di meno." diceva Guareschi.
Evviva Guareschi!
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