Undergraund è la parola d’ordine, tassativo ricordarsela, altrimenti non si cena.
Dalle Alpi alle piramidi o per i nostalgici del libro “Cuore”, dagli Appennini alle Ande, si pranza a casa d’altri e poi si paga, in contanti ma, per carità, non si parla di conto.
Decisamente poco elegante. La parola giusta è "donazioni". E’ sufficiente avere una casa, una sala da pranzo e magari anche saper cucinare per aprirne uno e cominciare ad ospitare. Non ci sono insegne e non si fa pubblicità se non strettamente bisbigliata di orecchio in orecchio.
Decisamente poco elegante. La parola giusta è "donazioni". E’ sufficiente avere una casa, una sala da pranzo e magari anche saper cucinare per aprirne uno e cominciare ad ospitare. Non ci sono insegne e non si fa pubblicità se non strettamente bisbigliata di orecchio in orecchio.
In Italia un'associazione, la Homefood. It, ne ha fatto una questione di valorizzazione del territorio, dei prodotti, ma soprattutto delle tradizioni gastronomiche e mette in contatto i turisti con 500 "Cesarine", tate-cuoche di antica memoria. Nelle loro case c'è il gusto dell'atmosfera casalinga. Niente di trasgressivo, solo genuinità e calda accoglienza.
Da Amsterdam al “Dine with the dutch” , alle residenze private di Georgetown fino a Londra al “The english can cook”, dinner esclusivissimo per un massimo di 5 persone. In Danimarca, con Meet the Danes, poi a Parigi dove si punta sul menù prelibato di Hidden Kitchen , a Berlino “The Shy chef”, in uno splendido edificio residenziale di fine 800, prenotazioni solo via mail e le “donazioni” intorno ai 60 euro. A Lisbona c'è Hush Hush Garden, mentre a Barcellona, il Kokun, apre le porte agli ospiti in uno stravagante appartamento e i proprietari si esibiscono in uno show di live cooking. Al termine, banchetto per tutti. E così via in percorsi che potrebbero fare all’infinito il giro del mondo.
The Underground Restaurant |
Ma per quelli che amano il brivido vero, da bisca clandestina e che si aspettano che il gorilla all’ingresso li perquisisca corporalmente, qual è il modo per stanare ristoranti segreti, trattorie underground, happy hours carbonare, banchetti proibiti che cominciano all’imbrunire per svanire definitivamente alle luci dell’alba assieme ai fortunati ospiti? Muovendosi da hacker in rete, da intercettazioni telefoniche o dal passaparola di amici di amici se si è più fortunati.
E tutti quelli che, stanchi dei soliti gnocchi di semolino, desiderino assaggiare specie animali/vegetali in via di estinzione, cibarsi di esseri viventi ad esclusione delle solite ostriche, dove rivolgersi?
Non ho luoghi da segnalarvi, ma se volete esercitarvi a casa vi consiglio di collegarvi a http://www.thegastronaut.com/index/Recipes_Home.html , e buon appetito!
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