Come fare la ricotta. La
parola chiave è proprio 'ricotta' ovvero cotta due volte, in questo sta il segreto di questo semplice e versatile prodotto caseario. Nonchè green, trattandosi di
un sottoprodotto della lavorazione del Pecorino o della Caciotta, utilizzando il siero rimasto dalla produzione del formaggio. Come ho già detto il segreto sta nel trattamento termico che superati gli 80°, coagula le proteine in esso contenute. Può essere prodotta con qualsiasi tipo di latte: vaccino, di capra o di pecora, in molte varianti di sapore più o meno salato e forme. La ricotta sarda ha forma cilindrica ed allungata; in genere è salata e viene usata da grattugiare sui primi regionali. La ricotta friulana, che può essere fresca o affumicata, viene chiamata localmente “puina”. Poi c’è la ricotta informata, tipica siciliana, anch’essa utilizzata per condire alcuni primi piatti della tradizione gastronomica ed infine la ricotta “schianta” o forte, pugliese, prodotta con latte di pecora e lavorata poi con sale e peperoncino piccante, per ottenere il caratteristico sapore forte. La ritroviamo anche oltre i nostri confini, in Francia (sérac) e in Corsica (brocciu), in Spagna (requeson) e in Grecia (myzíthra, anthótyros).
un sottoprodotto della lavorazione del Pecorino o della Caciotta, utilizzando il siero rimasto dalla produzione del formaggio. Come ho già detto il segreto sta nel trattamento termico che superati gli 80°, coagula le proteine in esso contenute. Può essere prodotta con qualsiasi tipo di latte: vaccino, di capra o di pecora, in molte varianti di sapore più o meno salato e forme. La ricotta sarda ha forma cilindrica ed allungata; in genere è salata e viene usata da grattugiare sui primi regionali. La ricotta friulana, che può essere fresca o affumicata, viene chiamata localmente “puina”. Poi c’è la ricotta informata, tipica siciliana, anch’essa utilizzata per condire alcuni primi piatti della tradizione gastronomica ed infine la ricotta “schianta” o forte, pugliese, prodotta con latte di pecora e lavorata poi con sale e peperoncino piccante, per ottenere il caratteristico sapore forte. La ritroviamo anche oltre i nostri confini, in Francia (sérac) e in Corsica (brocciu), in Spagna (requeson) e in Grecia (myzíthra, anthótyros).
La
cucina economica vi insegna come fare la ricotta
Ingredienti
2 lt latte
2 lt latte
4 cucchiai di aceto
qb sale
Preparate
il latte, il sale, l’aceto, un termometro, un pentolino capiente, dei teli
puliti, un colino, delle fascette da formaggio oppure delle garze.
Versate
il latte nel pentolino e mettetelo sul fuoco. Salate e posizionate il
termometro. Quando il latte arriva a 80°C, unite l'aceto, alzate la fiamma e,
sempre mescolando, lasciate cuocere un paio di minuti, facendo attenzione a che
il latte non arrivi a bollore. Spegnete.
A questo punto dovreste vedere dei piccoli grumi nel latte. Coprite
con un telo pulito e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Disponete
le fascette sopra il colino, oppure, se non ne avete, rivestite il colino con
la garza. Ponete il colino sopra a una ciotola, per raccogliere il latticello.
Versate la cagliata all'interno delle fascette, lasciatela scolare per almeno
per 4 ore o preferibilmente per una notte intera. Con 2 litri di latte
otterrete circa 250 g di ricotta. Consiglio di mangiare la ricotta il giorno successivo la sua realizzazione.
Come
vedete la preparazione della ricotta in
casa non è difficile, potrete poi
aromatizzare il formaggio con erbe aromatiche (rosmarino o erba
cipollina) oppure con le spezie (paprika, curry, semi di sesamo o di papavero).
Non gettate il latticello che otterrete dopo la preparazione della ricotta:
potrete utilizzarlo per cucinare focacce, pane o torte di frutta.
Se
volete una ricotta più cremosa potete sostituire parte del latte con panna.
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