Pellegrino Artusi e l'agnello. La
grazia sia sul principe Asoka per gli editti sulla colonna, specialmente il
quinto, che proclamano i diritti degli animali invece dell'orribile
signoria indiscriminata dell'uomo, su William Hogarth per The Four Stages of Crudelty, su Jonathan Swift per aver fatto governare gli uomini dai cavalli, su Giovenale per aver avuto compassione dei cavalli di Seiano, su Emil Zola per Pologne, Trompette e Bataille, le bestie dolorose di Germinal, su André Abegg per la fotografia dell'agnello tra i macellai della Villette. Guido Ceronetti, Pensieri del tè, 1987
signoria indiscriminata dell'uomo, su William Hogarth per The Four Stages of Crudelty, su Jonathan Swift per aver fatto governare gli uomini dai cavalli, su Giovenale per aver avuto compassione dei cavalli di Seiano, su Emil Zola per Pologne, Trompette e Bataille, le bestie dolorose di Germinal, su André Abegg per la fotografia dell'agnello tra i macellai della Villette. Guido Ceronetti, Pensieri del tè, 1987
529 ARROSTO D'AGNELLO ALL'ARETINA
L'agnello
comincia ad esser buono in dicembre, e per Pasqua o è cominciata o sta per
cominciare la sua decadenza.
Prendete
un cosciotto o un quarto d'agnello, conditelo con sale, pepe, olio e un
gocciolo d'aceto. Bucatelo qua e là colla punta di un coltello e lasciatelo in
questo guazzo per diverse ore. Infilatelo nello spiede e con un ramoscello di
ramerino ungetelo spesso fino a cottura con questo liquido, il quale serve a
levare all'agnello il sito di stalla, se temete che l'abbia, e a dargli un
gusto non disgradevole.
Piacendovi
più pronunziato l'odore del ramerino potete steccare il pezzo con alcune
ciocche del medesimo, levandole prima di mandarlo in tavola.
530 COSCIOTTO DI CASTRATO ARROSTO
La
stagione del castrato è dall'ottobre al maggio. Dicesi che si deve preferire
quello di gamba corta e di carne color rosso bruno. Il cosciotto arrostito
offre un nutrimento sano e nutriente, opportuno specialmente a chi ha tendenza
alla pinguedine.
Prima
di cuocerlo lasciatelo frollare diversi giorni, più o meno a seconda della
temperatura. Prima d'infilarlo allo spiede battetelo ben bene con un mazzuolo
di legno, poi spellatelo e levategli, senza troppo straziarlo, l'osso di mezzo.
Dopo, perché resti tutto raccolto, legatelo e dategli fuoco ardente da
principio, e a mezza cottura diminuite il calore. Quando comincia a gettare il
sugo, che raccoglierete nella leccarda, bagnatelo col medesimo e con brodo
digrassato, nient'altro. Salatelo a cottura quasi completa; ma badate che non
riesca troppo cotto né che sanguini e servitelo in tavola col suo sugo in una
salsiera e perché faccia miglior figura involgete l'estremità dell'osso della
gamba in carta bianca frastagliata.
553 AGNELLO
ALL'ORIENTALE
Dicono
che la spalla d'agnello arrostita ed unta con burro e latte, era e sia tuttavia
una delle più ghiotte leccornie per gli Orientali; perciò io l'ho provata e ho
dovuto convenire che si ottiene tanto da essa che dal cosciotto un arrosto allo
spiede tenero e delicato. Trattandosi del cosciotto, io lo preparerei in questa
maniera, la quale mi sembra la più adatta: steccatelo tutto col lardatoio di
lardelli di lardone conditi con sale e pepe, ungetelo con burro e latte o con
latte soltanto e salatelo a mezza cottura.
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