cucina,ricette La Cucina Economica: La dieta degli scrittori. Scrivi ciò che mangi

giovedì 19 settembre 2013

La dieta degli scrittori. Scrivi ciò che mangi


Può lo stile di vita e perché no anche una particolare dieta alimentare aver influenzato le opere dei grandi artisti vittoriani?




10 Percy Shelley ed il suo ‘Pitagorismo’
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Prima del 1847, i vegetariani erano chiamati "pitagorici". L'idea romantica che gli esseri umani dovrebbero mostrare compassione per la natura e tutte le sue creature è stata la base di molte diete priva di carne. Un forte difensore delle classi inferiori, Percy Bysshe Shelley era un orgoglioso pitagorico. 

9 Lord Byron e le sue diete
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Perennemente in lotta col suo peso altalenante, compromesso dal forte uso di cibi amidacei, mise a punto dieta una personale dieta, che divenne un must all’epoca. Era convinto che l'aceto potesse migliorare la digestione e influenzare la perdita di peso, riuscendo a perdere, tra 1806 e il 1811, quasi 32 kg.

8 Lewis Carroll e le sue ‘meraviglie’
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E’ ben noto che Lewis Carroll fosse un abituale fumatore di oppiacei , e molti sono convinti che "Alice nel paese delle meraviglie" sia la più evidente testimonianza di questa abitudine. In età vittoriana, molte persone usavano quotidianamente l'oppio, e Carroll tra questi, prese l’abitudine di integrare la sua dieta alimentare con spuntini di oppio, dato che mangiare il farmaco è spesso più pratico che fumarlo. 

7 Charles Dickens e, ‘una mela al giorno’
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Dickens era un uomo che conosceva il cibo, e questa conoscenza si riversava in tutte le sue opere, in "Oliver Twist" si evince la sua ossessione per le mele al forno . Durante i viaggi per mare prese l’abitudine di mangiare una mela al forno, ogni giorno, per prevenire il mal di mare. 

6 John Keats ‘un’acciuga al giorno’
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Il poeta inglese ,nel 1820, debilitato dalla tubercolosi e dai costanti dolori allo stomaco, fu curato dal suo medico con una dieta esclusiva di acciughe, oltre a un piccolo pezzo di pane. L’inevitabile perdita di vitamine e minerali ha sicuramente contribuito al suo costante stato di debolezza e perdita di  energia.

5 Charlotte Bronte e la povertà del ‘porridge’
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Le sorelle Bronte non vissero sicuramente nel lusso. Passarono momenti in cui patirono la fame fin quasi a morirne, o in cui poterono mangiare solo un po’ di   porridge e un pezzo di pane. Per Charlotte, la assenza del cibo , è un tema ricorrente in tutti i suoi libri. Eroine che si lasciavano morir di fame, come un segno di forza, ritenendo che  il corpo non ha bisogno di carburante, fino a quando il cuore e la mente sono forti.

4 David Livingstone e la sua dieta per viaggiare
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Il famoso esploratore  è conosciuto, non solo per i suoi viaggi, ma anche per il suo avvincente ‘diario di campo’, che compilò durante il suo viaggio attraverso l'Africa. Abituato al buon cibo durante i soggiorni a casa, nei viaggi molto spesso si mangiava solo grano e acqua. Vinto dai morsi della fame , Livingstone spesso non fu in grado di partecipare alle esplorazioni per la mancanza di forze causata dalla grande perdita di peso. 

 3  Walt Whitman a colazione…
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La giornata di Walt Whitman non inizia fino a quando non ha mangiato il suo piatto preferito a base di carne e  ostriche , la carne come carburante per il corpo ele ostrice , nutrimento per la mente.

2 Charles Darwin e la sua frittata
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Darwin soffriva di acidità di stomaco, gotta e flatulenza. Nella sua vita prese "dieci gocce di acido muriatico due volte al giorno", e la sua dieta quotidiana era a base di una piccola porzione di pollo o una frittata di uova e formaggio. Il suo medico cercò di convincerlo a mangiare toast, e alimenti ricchi di amido come le patate. Ma Darwin riteneva che la dieta autoimpostasi fosse la migliore per la sua condizione.

1 Robert Louis Stevenson , l’uomo che mangiava di tutto
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Robert Louis Stevenson ha goduto in eccesso, nella sua vita,  di ogni cibo e bevanda. Dalla abitudine al fumo passò al costante consumo di caffè forte e di alcol, trovando grande difficoltà ad abbandonarne il vizio. Al contrario di Darwin, Stevenson ha praticato una dieta ad alto contenuto di colesterolo e carboidrati, e soffriva di attacchi ripetuti di meningite, pressione alta e tachicardia.

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