Il prodotto simbolo della Francia cade in disuso. Troppa fila in panetteria: così i lavoratori single snobbano le "boulangeries"
Parigi e subito pensi ai lunghi pani con cui i cittadini si aggirano per le vie del centro.
In questi giorni la città è invasa da una strana pubblicità. Questo il claim: ‘Coucou, tu as pris le pain?’ ovvero: ‘Ricordati di comprare il pane’.
Si tratta dell’ultima trovata dell'Observatoire du pain: una campagna pubblicitaria spiritosa per incoraggiare cittadini sempre più distratti a comprare pane e soprattutto l'immancabile baguette.
Il consumo di pane è crollato negli ultimi anni. Una tendenza che dura da tempo, ma che incomincia a preoccupare i panettieri francesi che ormai mangiano solo 150 gr di pane al giorno: la metà rispetto agli anni Settanta e cinque volte meno rispetto all'inizio del Novecento.
Il calo dei consumi coinvolge principalmente i giovani e i single lavoratori.
Il sindacato dei panettieri ha commissionato un sondaggio accorgendosi che molte persone non comprano pane non per mancanza di voglia ma perché se lo scordano o perché non hanno la pazienza di fare qualche minuto di fila dal panettiere.
Da qui l’idea della campagna pubblicitaria.
Per
non dimenticare, in queste giornate di fine estate, La cucina economica vi
consiglia il pan bagnat Nizzardo.
Il
pan-bagnat più che una specialità vera e propria (la specialità in pratica
dovrebbe essere considerata la “salade niçoise”, insalata nizzarda, che è alla base della sua preparazione), è un succulento panino imbottito, di solito
di generose dimensioni, per la preparazione del quale originariamente veniva usata una specie di pane casereccio di
forma rotonda, ma che attualmente viene anche molto spesso preparato usando la
classica baguette. Il pane viene diviso in due, in modo
tradizionale, e insaporito con una strofinata di aglio, ammorbidito con una
leggerissima spruzzata di aceto ed
abbondante olio di oliva extra vergine, aggiungendovi poi una spolverata
di sale e pepe. Al pane cosi preparato
si aggiunge l’imbottitura che è in pratica una insalata nizzarda preparata,
ovviamente, in modo molto più sminuzzata
di quella che si consuma normalmente nella ciotola. Si mettono in una
insalatiera due uova sode sminuzzate, mezzo peperone rosso e mezzo
peperone verde tagliati molto sottili,
mezza cipolla tritata finemente, una decina di olive verdi ed una decina di
olive nere snocciolate, una testa d’aglio finemente tritata, una scatola di
tonno sott’olio sminuzzato dopo averlo fatto sgocciolare, una decina di filetti
di acciuga, qualche cipollina
sott’aceto, qualche foglia di basilico sminuzzata, del cetriolo e del finocchio
crudo finemente affettati. Si mescola il
tutto in modo da ottenere un composto omogeneo e lo si lascia riposare in
frigorifero per almeno un’ora. Dopo aver aggiunto al pane, preparato come in
precedenza spiegato, alcune cucchiaiate di questo composto (la quantità è un
poco a discrezione personale), si aggiungono alcune fettine di pomodoro
finemente affettato ed alcune foglie di lattuga.
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