cucina,ricette La Cucina Economica: 10 regole d’oro per non offendere la cucina italiana

sabato 28 settembre 2013

10 regole d’oro per non offendere la cucina italiana


Non basta confondersi tra la folla che passeggia in via Veneto a Roma o cercare di imitare lo 


charme tutto italiano, il turista straniero, per quanto possa essersi integrato, tra divertimento e orrore, si riconosce a tavola.

Così l’ Academia Barilla di Parma ha stilato per gli stranieri un decalogo, scherzoso, per evitare gli errori più comuni.


1 - MAI E POI MAI SORSEGGIARE UN CAPPUCCINO DURANTE I PASTI

Caffè e cappuccino sono l'orgoglio italiano nel mondo, ma il primo viene consumato alla fine del pasto e il cappuccino per colazione, accompagnato da un dolce (meglio un cornetto, o brioche che dir si voglia, aggiungiamo noi). Se vuoi, puoi ordinare un cappuccino a fine pasto, ma sappi che un italiano non lo farebbe mai.

2 - RISOTTO E PASTA NON SONO UN CONTORNO

L'organizzazione delle portate nella cucina italiana è unica, e prevede che pasta e risotto vengano serviti come portata singola e unica (eccezion fatta per specialità come l'Ossobuco alla milanese). Servire la pasta accanto a un altro cibo è un errore che viene commesso in molti paesi, ma in Italia è considerato sacrilegio.

3 - NON VERSARE CONDIMENTI NELL'ACQUA DELLA PASTA

Tutti i condimenti devono essere aggiunti solo un volta che la pasta è scolata e servita in un piatto, assolutamente mai aggiunti nell'acqua di cottura. 

4 - KETCHUP SULLA PASTA: VI PREGO, NON SI PUÒ...

Questa è una combinazione che shocca gli italiani: anche se il ketchup ha affinità con la salsa di pomodoro, aggiungerlo sulla pasta è considerato un vero reato culinario.Tienilo per le tue patatine fritte o hot dog, per favore. 

5 - SPAGHETTI BOLOGNESE? MACCHÉ, SONO TAGLIATELLE!

È probabilmente il piatto più famoso della cucina italiana, il più esportato, eppure non c'è un ristorante, a Bologna, che lo cucini. Questo perché la ricetta originale prevede che con il sugo bolognese vengano condite le tagliatelle, e non gli spaghetti. Vi sembra un dettaglio di poco conto? Nella cucina italiana azzeccare la giusta combinazione di pasta e condimento è d'obbligo. 

6 - PASTA CON IL POLLO: MAI IN ITALIA

Parlando con americani viene fuori che una delle ricette più conosciute considerata "tipicamente italiana", è la pasta con il pollo. È imbarazzante: dobbiamo dirvi che in Italia non esiste nessuno che serva una pietanza simile.

7 - "CAESAR SALAD"

Questa insalata, che prende il nome dal suo creatore, Caesar Cardini, fa parte di quel lungo elenco di piatti creati da chef di origine italiana che però in Italia sono sconosciuti

8 - LA TOVAGLIA A QUADRETTONI BIANCA E ROSSA NON ESISTE

Per qualche strana ragione questa tovaglia è associata al nostro cibo e allo stereotipo del "mangia-spaghetti": all'estero tutti i ristoranti italiani la usano. Probabilmente i turisti che visiteranno l'Italia resteranno delusi quando scopriranno che noi, invece, non le usiamo MAI. Eccetto forse qualche ristorante per soli turisti.

9 - LE "FETTUCCINE ALFREDO" SONO FAMOSE SOLO OLTREOCEANO

Questo è forse il punto più curioso della nostra top ten. Le fettuccine Alfredo sono il piatto "italiano" più famoso negli Stati Uniti ma totalmente sconosciute in Italia. Questi noodles, conditi con burro e Parmigiano Reggiano, sono infatti stati inventati nel Bel Paese da Alfredo Di Lelio, proprietario di un ristorante a Roma, ma non si sono mai diffusi né tantomeno sono diventati un "piatto tradizionale". Eppure, oltreoceano sono incredibilmente popolari tanto da diventare un simbolo della Dolce Vita. I turisti americani che arrivano in Italia sperando di degustare fettuccine Alfredo in qualsiasi ristorante della penisola sono guardati con disapprovazione. 

10 - IMPARA IL RISPETTO DELLA TRADIZIONE E I CONSIGLI DELLA MAMMA

Lei, ha imparato a cucinare dalla mamma. Che ha imparato dalla sua mamma, che a sua volta ha imparato dalla sua e così via. È un sistema testato. Ma cosa ogni madre insegna alla propria figlia in fatto di cucina? Che l'amore è al centro di tutto. Il cibo italiano va sempre condiviso con chi ami. L'amore e la famiglia sono tutto.



6 commenti:

  1. Tutto(quasi) vero...finchè qualche "grande" chef non ci dirà che è vero il contrario, allora la pasta con il ketchup sarà buonissima, quella con il pollo, forse addirittura stellata!!!!!;))

    RispondiElimina
  2. LA STORIA DI ALFREDO DI LELIO E DELLE SUE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” NOTE IN TUTTO IL MONDO - LA TRADIZIONE FAMILIARE CONTINUA PRESSO IL RISTORANTE "IL VERO ALFREDO" DI PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA
    Con riferimento al Vostro articolo che cita le “fettuccine all’Alfredo”, ho il piacere di raccontarVi la storia di mio nonno, creatore delle “fettuccine all’Alfredo”, piatto noto in tutto il mondo.
    Alfredo Di Lelio aprì il ristorante “Alfredo” nel 1914 in un locale nel centro di Roma (via della scrofa) , dopo aver lasciato il suo primo ristorante condotto con la madre Angelina a Piazza Rosa (piazza scomparsa nel 1910 a seguito della costruzione della Galleria Colonna/Sordi). In tale locale si diffuse la fama, prima a Roma e poi nel mondo, delle “fettuccine all’Alfredo”.
    Nel 1943, durante la guerra, Di Lelio cedette detto locale a terzi estranei alla sua famiglia. Nel 1950 Alfredo Di Lelio decise di riaprire con il figlio Armando il suo ristorante a Piazza Augusto Imperatore n.30 “Il Vero Alfredo”, alla cui fama nel mondo hanno fortemente contribuito sia mio padre sia mio fratello Alfredo e che é gestito oggi da me Ines. Le fettuccine sono servite con le famose “posate d’oro” (forchetta e cucchiaio d’oro) regalate nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità. Furono proprio tali attori americani che apprezzarono molto le fettuccine di Alfredo e tornando in USA ne fecero spontaneamente pubblicità. Da lì é cominciata la notiorietà delle fettuccine all'Alfredo e della figura di mio nonno prima in USA e poi in altri Paesi nel mondo.
    Il locale di Piazza Augusto Imperatore è quello che segue la tradizione familiare di Alfredo Di Lelio e delle sue note fettuccine (cfr. il sito di “Il Vero Alfredo” http://www.alfredo-roma.it/).
    Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono alla nostra tradizione familiare.
    Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza – sezione Attività Storiche di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.

    Cordiali saluti
    Ines Di Lelio

    RispondiElimina
  3. Ines, che bella storia che mi racconti, se non hai nulla in contrario vorrei farci un post, hai vecchie foto del locale?
    Grazie ancora per le notizie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Maria Alessandra,
      sia foto del locale che dei clienti famosi, oltre che altri aspetti della tradizione di famiglia di oltre cento 100 anni li puoi trovare sul sito www.ilveroalfredo.it. Ti aspetto al mio locale di Piazza Augusto Imperatore, come mia ospite, per le fettuccine all'Alfredo e per raccontarti tanti aneddoti: ad esempio quelli legati all'amicizia di mio nonno con Petrolini.
      Un caro saluto
      Ines

      Elimina
  4. Cara Ines sarò a Roma a dicembre e passerò senz'altro a conoscerti. Un saluto

    RispondiElimina

Grazie per il tuo contributo