Inaki Aizpitarte
Châteaubriand
A Parigi, nell’undicesimo arrondissement, c’ è un bistrot strepitoso. Si chiama Le Chateaubriand. Luogo speciale per l’armoniosa convivenza di temi (e contrasti) estetici.
E’ il laboratorio di un cuoco basco di 34 anni. Inaki Aizpitarte. Artigiano metropolitano.
Chef pensante che nel 2006, insieme ad alcuni amici, ha acquistato un vecchio, fascinoso, bistrot di quartiere, per portarci dentro tutto il suo bagaglio di viaggi, esperienze, talento.
L’esperienza inizia dalla soglia, anzi prima. Molto è annunciato dalla vista della grande porta vetrata con gli inserti in ferro ruggine.
Entrare è un tuffo vintage. Il locale sprizza charme e autenticità da tutti i pori architettonici: comptoir, pavimento, tavoli, specchi, luci. Rumori, vitalità, ritmo.
Giovani, meno giovani, fighetti modaioli, veri underground, background, playground, around. Tutto armonicamente fuso. Tutto al punto giusto. Sul colorato metissage parigino si innesta come lampo, folgore, squarcio teso, la cucina di Inaki.
Tecnica. Precisione. Essenzialità. Concetti anche complessi, elaborati e proposti con avvincente pulizia. Per un piacere visivo che gratifica ancor prima di quello gustativo. La cucina del bistrot è un piccolo lab creativo dove una decina di ragazzi lavorano in perfetta sinergia, componendo e portando in sala le chicche del menu unique. Piatti figli del mercato e delle pensate di Inaki.
E’ il laboratorio di un cuoco basco di 34 anni. Inaki Aizpitarte. Artigiano metropolitano.
Chef pensante che nel 2006, insieme ad alcuni amici, ha acquistato un vecchio, fascinoso, bistrot di quartiere, per portarci dentro tutto il suo bagaglio di viaggi, esperienze, talento.
L’esperienza inizia dalla soglia, anzi prima. Molto è annunciato dalla vista della grande porta vetrata con gli inserti in ferro ruggine.
Entrare è un tuffo vintage. Il locale sprizza charme e autenticità da tutti i pori architettonici: comptoir, pavimento, tavoli, specchi, luci. Rumori, vitalità, ritmo.
Giovani, meno giovani, fighetti modaioli, veri underground, background, playground, around. Tutto armonicamente fuso. Tutto al punto giusto. Sul colorato metissage parigino si innesta come lampo, folgore, squarcio teso, la cucina di Inaki.
Tecnica. Precisione. Essenzialità. Concetti anche complessi, elaborati e proposti con avvincente pulizia. Per un piacere visivo che gratifica ancor prima di quello gustativo. La cucina del bistrot è un piccolo lab creativo dove una decina di ragazzi lavorano in perfetta sinergia, componendo e portando in sala le chicche del menu unique. Piatti figli del mercato e delle pensate di Inaki.
La cucina economica ha selezionato per voi una ricetta di Inaki Aizpitarte, risotto di salicornia.
Ricetta per due
Ingredienti:
Salicornia - 400g
Vino bianco - 125 ml
Acqua di vongole - qb
Scalogno - 1
Prezzemolo - 1 mazzetto
Burro - 20 g
Preparazione:
tagliare la salicornia nella misura di un chicco di riso, passare in padella lo scalogno e sfumare con il vino. Passare al mixer il fondo, il prezzemolo e l’acqua delle vongole.Cucinare la salicornia come se fosse un risotto ,ma molto velocemente, con la purea ottenuta. Mantecare col burro.
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credit/finingdivinglovers.com
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