Ma è possibile resistere al loro colore così delicato e agli ovalini bruni sulla coda che sembrano degli occhi stupiti? Ma soprattutto è possibile resistere all'acquisto se le trovi a tre, dico tre euro al chilo, appena pescate, vive e sodissime come devono essere?
E' sempre questo magnifico " mercato di Foggia " che oggi mi ha letteralmente sommersa di canocchie, pannocchie o cicale di mare chiamatele come più preferite anche col loro nome ufficiale Squilla Mantis.
La cucina economica mi insegna una ricetta semplice e primitiva utilizzando una pentola capiente con dimensioni che devono tenere conto della quantità di canocchie.
La si mette sul fuoco bello vivo con due dita d'acqua, e nel frattempo dovrete bagnare abbondantemente uno strofinaccio da cucina che andrà posizionato sopra la pentola e bloccato in sospensione con il coperchio della stessa (ovviamente il coperchio dovrà essere sufficentemente pesante per reggere il peso delle canocchie ). Quando l'acqua dello strofinaccio inizierà a "fumare", ci si potranno mettere (nello strofinaccio umido) le canocchie, coprire col coperchio e in 5 minuti saranno pronte. Con questo tipo di cottura mantengono intatto tutto il loro sapore. Una variante è di mettere sul fondo della pentola, assieme all'acqua, un liquido aromatizzante , aceto o vino, oppure erbe profumate, io le preferisco " nature " servite in tavola con un filo d'olio ed un poco di pepe.
Grazie a La cucina economica!
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