Pellegrino Artusi e il Latte Portoghese. Se
vi piacciono i dolci a base di uova, i dolci portoghesi fanno assolutamente per
voi! La
predominanza dell’uovo nella pasticceria
690 CROCCANTE A BAGNO-MARIA
Zucchero,
grammi 150.
Mandorle
dolci, grammi 85.
Rossi
d'uovo, n. 5.
Latte,
decilitri 4.
Sbucciate
le mandorle e con la lunetta riducetele della grossezza dei chicchi di grano
all'incirca. Mettete al fuoco grammi 110 del detto zucchero e quando sarà tutto
liquefatto, versate le mandorle e muovetele continuamente col mestolo finché
abbiano preso il color cannella. Gettatele allora in una teglia unta col burro
e, quando saranno diacce, pestatele nel mortaio coi rimanenti grammi 40 di
zucchero e riducetele finissime.
Aggiungete
i rossi d'uovo e poi il latte, mescolate bene e versate il composto in uno
stampo col buco in mezzo, che avrete prima unto col burro. Cuocetelo a
bagnomaria e dopo, se d'estate, tenete lo stampo nel ghiaccio. Se doveste
servir questo dolce a più di sei persone raddoppiate la dose, e se non vi
fidate troppo del latte, fatelo bollire prima da solo per un quarto d'ora
almeno.
691 UOVA DI NEVE
Latte,
un litro.
Zucchero,
grammi 150.
Uova,
n. 6.
Zucchero
a velo, quanto basta.
Odore
di vainiglia.
Mettete
il latte al fuoco in una casseruola larga e mentre questo scalda, battete con
la frusta le chiare che avrete già separate dai torli; ma gettate nelle
medesime una presa di sale se è vero che serva a rafforzare la consistenza.
Quando le chiare saranno ben montate, prendete il bossolo traforato ove
ordinariamente si tiene lo zucchero a velo e, continuando sempre a batterle,
gettatene tanto da renderle alquanto dolci. Grammi 20 o 30 di zucchero a velo
potranno bastare, ma è meglio assaggiarle. Ciò fatto prendete su la fiocca con
un cucchiaio da tavola, e dandole la forma approssimativa di un uovo, gettatela
nel latte quando bolle. Voltate queste così dette uova per cuocerle da tutte le
parti e quando le vedrete assodate, prendetele colla mestola forata e mettetele
a sgrondare in uno staccio. Passate quindi quel latte e, quando sarà diaccio,
fate col medesimo, coi rossi e collo zucchero una crema come quella del n. 685,
dandole l'odore di vainiglia. Disponete in un vassoio le uova di neve in bella
mostra, le une sulle altre, versateci sopra la crema e servitele fredde.
Questa
dose può bastare per otto o dieci persone.
692 LATTE
BRÛLÉ
Latte,
un litro.
Zucchero,
grammi 180.
Rossi
d'uovo, n. 8 e due chiare.
Mettete
al fuoco il latte con 100 grammi del detto zucchero e fatelo bollire per un'ora
intera, poi ritiratelo dal fuoco perché diacci. Sciogliete in una casseruola a
parte gli 80 grammi di zucchero che resta e quando sarà ben liquefatto
versatene in uno stampo liscio tanto che ne ricuopra il fondo come di un velo;
quello che rimane nella casseruola continuate a tenerlo al fuoco finché sia
diventato nero. Allora fermatelo con un ramaiolino d'acqua e lo sentirete
stridere aggrumandosi; ma continuate a tenerlo al fuoco girando il mestolo per
ottenere un liquido denso e scuro. Mettetelo da parte e frullate in un pentolo
le dette uova, poi mescolate ogni cosa insieme, cioè: il latte, le uova e lo
zucchero bruciato. Assaggiatelo se è dolce a sufficienza, passatelo da un
colatoio di latta non tanto fitto e versatelo nello stampo già preparato.
Cuocetelo a bagno-maria con fuoco sopra e quando la superficie comincia a
colorarsi ponete sotto al coperchio un foglio unto col burro. Per accertarsi
della cottura, immergete uno steccolino di granata e se questo esce pulito ed
asciutto sarà segno che va tolto dal fuoco. Lasciatelo diacciar bene e prima di
versarlo nel vassoio, con tovagliolo o senza, distaccatelo giro giro con un
coltello sottile. In estate, prima di sformarlo, potete gelarlo col ghiaccio.
Lo stampo da preferirsi è di forma ovale e sarebbe bene che avesse un orlo
all'ingiro largo un dito, onde non vi schizzasse l'acqua dentro quando bolle,
Questa
dose potrà bastare per dieci persone.
693 LATTE ALLA PORTOGHESE
È
del tutto simile all'antecedente, meno lo zucchero bruciato. Dunque anche per
questo:
Latte,
un litro.
Zucchero,
grammi 100.
Rossi
d'uovo, n. 8 e due chiare.
Odore
di vainiglia, o di coriandoli, o di caffè, che sono quelli che più si addicono.
Se
preferite quest'ultimo, macinate diversi chicchi di caffè tostato; se aggradite
l'odore de' coriandoli, che è grato quanto quello di vainiglia, soppestatene un
pizzico e, tanto l'uno che gli altri, metteteli a bollire nel latte che poi
passerete. Se il latte non è di molta sostanza, fatelo bollire anche un'ora e
un quarto.
Non
dimenticate mai il velo di zucchero fuso in fondo allo stampo.
694 LATTERUOLO
È
un dolce molto delicato che in qualche luogo di Romagna, e forse anche altrove
in Italia, i contadini portano in regalo al padrone per la festa del Corpus
Domini.
Latte,
un litro.
Zucchero,
grammi 100.
Rossi
d'uovo, n. 8.
Chiare
d'uovo, n. 2.
Odore
di vainiglia o di coriandoli.
Fate
bollire il latte con lo zucchero per un'ora ed anche un'ora e un quarto se non
siete ben sicuri della sua legittimità. Se per odore vi servite dei coriandoli,
adoperateli come è indicato nel numero precedente. Al latte rompete di quando
in quando la tela col mestolo, passatelo da un colino per più precauzione, e
quando sarà diaccio, mescolatelo bene alle uova frullate.
Preparate
una teglia foderata di pasta matta n. 153, disponetela come nel migliaccio di
Romagna n. 702, versateci il composto, cuocetelo con fuoco sotto e sopra a
moderato calore e perché non ròsoli al disopra, copritelo di carta unta col
burro. Aspettate che sia ben diacciato per tagliarlo a mandorle colla sfoglia
sotto come il detto migliaccio.
695 LATTERUOLO SEMPLICE
Questo
è un latteruolo meno delicato del precedente, ma è indicatissimo come piatto
dolce da famiglia e come eccellente nutrimento, in ispecie per i bambini.
Latte,
un litro.
Zucchero
in polvere, grammi 100.
Uova,
n. 6.
odore
di scorza di limone.
La
fragranza degli agrumi, essendo il prodotto di un olio volatile racchiuso in
cellule superficiali, basterà di tagliare col temperino un nastro sottilissimo
della loro buccia, lungo almeno un palmo, e farlo bollire nel liquido che
vorrete aromatizzare.
Dalla
superficie di un limone levate col temperino una striscia di scorza di una
certa lunghezza e mettetela nel latte, che farete bollire per mezz'ora collo
zucchero dentro. Quando sarà diaccio levate la scorza di limone e mescolateci
le uova frullate. Cuocetelo come il precedente o, se credete meglio, senza la
pasta sotto; ma in tal caso, onde non si attacchi al fondo della teglia,
ungetela abbondantemente col burro freddo.
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