Struffoli. Prima del mese scorso non sapevo neanche che cosa fossero. La parola mi faceva pensare agli zampognari ed ai loro incredibili strumenti. Poi una zia che vive in America mi
invia come regalo di compleanno un album di vecchie foto. Era di una sorella di mia nonna, emigrata in America all'inizio del '900. Tanti volti irriconoscibili, figure in posa davanti agli sfondi di cartone degli studi fotografici. Foto sbiadite, dove il color seppia è diventato un rosa appena percettibile. Mentre sfoglio, una busta cade a terra, contiene una foto dell'epoca, una bancarella di Little Italy, alcune figure davanti ad una bancarella di dolci, una ragazza che smangiucchia qualcosa. E poi una lettera intitolata Struffoli, e poi 'Al mio caro Gino...' la ragazza scrive al proprio amato, rimasto lontano in Italia, gli racconta della festa patronale a Little Italy, dove tanto avrebbe voluto che lui l'accompagnasse, e dove ha mangiato per la prima volta dei dolci mai visti, Struffoli, che tanto ha gustato da volergli inviare la ricetta:
gli ingredienti
farina 600 gr
uova 4 + 1 tuorlo
zucchero 2 cucchiai
strutto 25 gr (ora si usa il burro 80 gr)
1 bicchierino di
limoncello o rum
scorza di mezzo limone
grattuggiata
sale un pizzico
olio (o strutto) per
friggere
per condire e decorare
miele 400 gr
confettini colorati ( diavulilli)
confettini cannellini
(confettini che all'interno contengono aromi alla cannella)
100 gr di arancia
candita, 100 gr di cedro candito, 50 gr di zucca candita (cucuzzata)
procedimento
disponete la farina a
fontana sul piano di lavoro, impastatela con uova, burro, zucchero, la scorza
grattugiata di mezzo limone,un bicchierino di rum e un pò di sale. Ottenuto un
amalgama omogeneo e sostenuto, dategli la forma di una palla e fatelo riposare
mezz'ora. Poi lavoratela ancora brevemente e dividetela in pallottole grandi
come arance, da cui ricavare, rullandoli
sul piano infarinato, tanti bastoncelli spessi un dito; tagliateli a
tocchettini che disporrete senza sovrapporli su un telo infarinato. Al momento di friggerli,
porli in un setaccio e scuoterli in modo da eliminare la farina in eccesso. Friggeteli pochi alla
volta in abbondante olio bollente: prelevateli gonfi e dorati, non
particolarmente coloriti. Sgocciolateli
e depositateli ad asciugare su carta assorbente da cucina. Fate liquefare il miele a
bagnomaria in una pentola abbastanza capiente, toglitela dal fuoco e unite gli
struffoli fritti, rimescolando delicatamente fino a quando non si siano bene
impregnati di miele. Versare quindi la metà circa dei confettini e della frutta
candita tagliata a pezzettini e rimescolare di nuovo. Prendete quindi il piatto
di portata, mettetevi al centro un barattolo di vetro vuoto (serve per
facilitare la formazione del buco centrale) e disponete gli struffoli
tutt'intorno a questo in modo da formare una ciambella. Poi, a miele ancora
caldo, prendete i confettini e la frutta candita restanti e spargetela sugli
struffoli in modo da cercare di ottenere un effetto esteticamente gradevole. Quando il miele si sarà
solidificato, togliete delicatamente il barattolo dal centro del piatto e
servite gli struffoli.
Forse la lettera non è mai stata spedita, avendola io trovata nell'album della ragazza, o forse Gino aveva raggiunto la sua amata portando con sè la lettera e la preziosa ricetta intitolata, Struffoli.
La cucina economica e la sua ricetta intitolata, Struffoli.
Sono gli Attanitai dell'antica cucina greca, dolci ancora oggi presenti nella tradizione greca e dell'Italia del sud.
RispondiEliminahttp://blog.cookaround.com/temachides/attanitai-2/
Grazie per la notizia, andrò a visitare il tuo blog. Un saluto
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