Come fare la Tahina in casa. Tahin, tahini, tehina, thaine o tahina, dai paesi
mediorientali come il Nord Africa, la Grecia, la Turchia, l'Israele e l'Iran fino in Asia, nelle zone del sud est, come la Thailandia, le Filippine e la Malesia, ma anche in Cina, in Giappone e in India esiste una variante di questa crema ottenuta dalla triturazione dei semi di sesamo bianco. La differenza fondamentale tra il tahin mediorientale e quello asiatico sta nel procedimento iniziale, infatti, mentre in Medioriente i semi di sesamo vengono macinati dopo essere stati privati della buccia, in Asia non viene fatto questo preventivo passaggio di separazione e i semi di sesamo vengono macinati con il baccello, dando origine così ad un "raw tahin", cioè ad un tahin grezzo. Il tahin, essendo un derivato del sesamo è una fonte di grassi "buoni", polinsaturi, tra cui omega 3 e omega 6, e di sali minerali quali magnesio, zinco, calcio. Come sempre, quando si parla di derivati di semi e di frutta secca, anche il tahin contiene un'elevata quantità di grassi e di calorie, quindi è sempre bene consumarlo con moderazione, aggiungendo magari solo un cucchiaino che è sufficiente per insaporire un piatto. Inoltre consiglio di evitare quei prodotti in commercio che nella lista degli ingredienti contengono conservanti, grassi idrogenati o parzialmente idrogenati, nocivi per la salute annullando così tutti i benefici che questo prezioso seme può apportare al nostro organismo. Il tahin ha un gusto per molti aspetti simile al burro di arachidi, ma meno dolce e meno intenso, poichè la tostatura del sesamo avviene in maniera più delicata di quella delle arachidi. E' un grande alleato della cucina vegetariana e vegana anche se tradizionalmente nella cucina mediorientale si abbina oltre che ai piatti vegetariani, come l'hummus, la crema di ceci, i falafel, le polpette di ceci, a molti piatti di carne.
mediorientali come il Nord Africa, la Grecia, la Turchia, l'Israele e l'Iran fino in Asia, nelle zone del sud est, come la Thailandia, le Filippine e la Malesia, ma anche in Cina, in Giappone e in India esiste una variante di questa crema ottenuta dalla triturazione dei semi di sesamo bianco. La differenza fondamentale tra il tahin mediorientale e quello asiatico sta nel procedimento iniziale, infatti, mentre in Medioriente i semi di sesamo vengono macinati dopo essere stati privati della buccia, in Asia non viene fatto questo preventivo passaggio di separazione e i semi di sesamo vengono macinati con il baccello, dando origine così ad un "raw tahin", cioè ad un tahin grezzo. Il tahin, essendo un derivato del sesamo è una fonte di grassi "buoni", polinsaturi, tra cui omega 3 e omega 6, e di sali minerali quali magnesio, zinco, calcio. Come sempre, quando si parla di derivati di semi e di frutta secca, anche il tahin contiene un'elevata quantità di grassi e di calorie, quindi è sempre bene consumarlo con moderazione, aggiungendo magari solo un cucchiaino che è sufficiente per insaporire un piatto. Inoltre consiglio di evitare quei prodotti in commercio che nella lista degli ingredienti contengono conservanti, grassi idrogenati o parzialmente idrogenati, nocivi per la salute annullando così tutti i benefici che questo prezioso seme può apportare al nostro organismo. Il tahin ha un gusto per molti aspetti simile al burro di arachidi, ma meno dolce e meno intenso, poichè la tostatura del sesamo avviene in maniera più delicata di quella delle arachidi. E' un grande alleato della cucina vegetariana e vegana anche se tradizionalmente nella cucina mediorientale si abbina oltre che ai piatti vegetariani, come l'hummus, la crema di ceci, i falafel, le polpette di ceci, a molti piatti di carne.
La
cucina economica vi insegna come preparare a casa la tahina
Ingredienti
200 g semi
di sesamo
100 g olio
di semi di sesamo
1 pizzico di sale
1/2 limone
(succo)
1 spicchio di aglio
qb pepe
Come prima cosa si mettono in ammollo i semi di sesamo bianco, questo perchè? I semi di sesamo (e molti altri tipi di semi) contengono nei loro involucri alcune sostanze chimiche, antinutrienti, come l'acido fitico , difficilmente digeribili per l'organismo umano. Un ammollo prolungato, diciamo una notte, riduce enormemente gli effetti indesiderati di queste sostanze. Dopo aver scolato i semi ed averli ben sciacquati, potremo essiccarli in vario modo, una esposizione al sole, se possibile, un'asciugatura in forno, 10/20 minuti a 300°, oppure una tostatura in tegame facendo attenzione a non bruciarli. Io ho optato per la tostatura quindi: versate
i semi di sesamo in una padella antiaderente e fateli tostare a fuoco basso
mescolando continuamente con un cucchiaio e smuovendo di tanto in tanto la
padella con movimenti circolari. I semi sono pronti quando iniziano a
scoppiettare. Trasferite i semi in un piatto e fateli intiepidire.
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