Pellegrino Artusi, l' Insalata Russa e altre ghiottonerie. L’insalata alla Russa e le sue sorelle, perché la cucina è una cultura
migrante. Ma allora dove l’uovo è stato
deposto per la prima volta? Il nome ci farebbe pensare che possa essere arrivata dalle cucine di un ristorante di Mosca, dove però lo chef era Francese, ma allora sarebbe un’insalata Parigina, però almeno cent’anni prima in Liguria era l’insalata Genovese la regina dei pranzi ufficiali, infatti in Germania la chiamano insalata italiana, forse guardando la ricetta Piemontese di Casa Savoia. Ma allora l’insalata Castigliana che si mangia in Spagna? Quella è l’insalata Russa che durante il franchismo cambiò di nome perchè richiamava al regime comunista nemico. E qui forse il cerchio si chiude, ma, personalmente, non credo.
deposto per la prima volta? Il nome ci farebbe pensare che possa essere arrivata dalle cucine di un ristorante di Mosca, dove però lo chef era Francese, ma allora sarebbe un’insalata Parigina, però almeno cent’anni prima in Liguria era l’insalata Genovese la regina dei pranzi ufficiali, infatti in Germania la chiamano insalata italiana, forse guardando la ricetta Piemontese di Casa Savoia. Ma allora l’insalata Castigliana che si mangia in Spagna? Quella è l’insalata Russa che durante il franchismo cambiò di nome perchè richiamava al regime comunista nemico. E qui forse il cerchio si chiude, ma, personalmente, non credo.
448 SPINACI PER CONTORNO
Lo
spinacio è un erbaggio salubre, rinfrescante, emolliente, alquanto lassativo e
di facile digestione quando è tritato. Dopo averli lessati e tritati fini colla
lunetta si possono cucinare gli spinaci in questi diversi modi:
l°.
Con solo burro, sale e pepe, aggiungendo un poco di sugo di carne, se lo avete,
o qualche cucchiaiata di brodo od anche di panna.
2°.
Con un piccolissimo soffritto di cipolla tritata fine e tirato col burro.
3°.
Con solo burro, sale e pepe come i primi, aggiungendo un pizzico di parmigiano.
4°.
Con burro, un gocciolo d'olio appena e sugo di pomodoro o conserva.
449 SPINACI DI MAGRO ALL'USO DI ROMAGNA
Lessateli
con la sola acqua che grondano dall'averli tenuti in molle, spremeteli bene e
metteteli in umido con un soffritto di olio, aglio, prezzemolo, sale e pepe,
lasciandoli interi ed aggraziandoli con una presa di zucchero e alcuni chicchi
d'uva secca a cui siano stati tolti gli acini.
450 SPARAGI
Per
dare agli sparagi aspetto più bello, prima di cuocerli, raschiate con un
coltello la parte bianca e pareggiate l'estremità del gambo; poi legateli con
uno spago in mazzi non troppo grossi, e perché restino verdi, salate l'acqua,
immergendoli quando bolle forte e facendo vento onde il bollore riprenda
subito. La cottura è giusta allorché gli sparagi cominciano a piegare il capo;
ma accertatevi meglio colle dita se cedono a una giusta pressione, essendo bene
che siano piuttosto poco che troppo cotti. Quando li levate, gettateli
nell'acqua fresca, ma poi toglieteli subito per servirli caldi come i più li
desiderano. Questo erbaggio, prezioso non solo per le sue qualità diuretiche e
digestive, ma anche per l'alto prezzo a cui si vende, lessato che sia si può
preparare in diverse maniere, ma la più semplice e la migliore è quella comune
di condirli con olio finissimo e aceto o agro di limone. Nonostante, per
variare, eccovi altri modi di prepararli, dopo averli lessati a metà. Metteteli
interi a soffriggere alquanto con la parte verde nel burro e, dopo averli
conditi con sale, pepe e un pizzico assai scarso di parmigiano, levateli
versandoci sopra il burro quando avrà preso il rosso. Oppure, dividete la parte
verde dalla bianca e, prendendo un piatto che regga al fuoco, disponeteli in
questa guisa: spolverizzatene il fondo con parmigiano grattato e distendeteci
sopra le punte degli sparagi le une accosto alle altre, conditele con sale,
pepe, parmigiano e pezzetti di burro; fate un altro suolo di sparagi e
conditeli al modo istesso proseguendo finché ne avrete; ma andate scarsi a
condimento onde non riescano nauseanti. Gli strati degli sparagi incrociateli
come un fitto graticolato, metteteli sotto a un coperchio col fuoco sopra per
scioglierne il condimento, e serviteli caldi. Se avete sugo di carne, lessateli
a metà e tirateli a cottura con quello, aggiungendo un poco di burro e una
leggiera fioritura di parmigiano. In un fritto misto potete anche servirvi
delle punte verdi degli sparagi avvolgendole nella pastella del n. 156.
Altri
e diversi modi di prepararli vengono indicati nei libri di cucina; ma il più
sovente riescono intrugli non graditi dai buongustai. Nonostante v'indico la
salsa del n. 124, che può piacere, se è mandata calda in tavola in una salsiera
a parte, per condire con essa tanto gli sparagi quanto i carciofi tagliati in
quarti e lessati.
Il
cattivo odore prodotto dagli sparagi si può convertire in grato olezzo di viola
mammola, versando nel vaso da notte alcune gocce di trementina.
451 SFORMATO
DI ZUCCHINI PASSATI
Zucchini,
grammi 600.
Parmigiano,
grammi 40.
Uova,
n. 4.
Fate
un battuto con un quarto di cipolla, sedano, carota e prezzemolo. Mettetelo al
fuoco con olio e quando avrà preso colore versate gli zucchini tagliati a
tocchetti conditi con sale e pepe. Allorché saranno rosolati tirateli a cottura
con acqua, passateli asciutti dallo staccio ed aggiungete il parmigiano e le
uova.
Fate
una besciamella con grammi 60 di burro, due cucchiaiate di farina e 4 decilitri
di latte. Mescolate ogni cosa insieme e, servendovi di uno stampo liscio e
bucato, cuocetelo a bagno-maria. Sformatelo caldo, riempite il vuoto con un
umido delicato e servitelo.
Questa
dose potrà bastare per otto o dieci persone
452 SFORMATO DI FUNGHI
Tutte
le qualità di funghi possono fare al caso; ma io ritengo che i porcini siano da
preferirsi, esclusi però i grossissimi. Nettateli bene dalla terra e lavateli,
poi tritateli minuti alla grossezza di un cece o anche meno. Metteteli al fuoco
con burro, sale e pepe e quando avranno soffritto alquanto, tirateli a cottura
con sugo di carne. Ritirati dal fuoco, legateli con besciamella, uova e
parmigiano e assodate il composto a bagno-maria.
Grammi
600 di funghi in natura con cinque uova faranno uno sformato bastante per dieci
persone.
Servitelo
caldo e per tramesso.
453 CAVOLO VERZOTTO PER CONTORNO
Lessatelo
a metà, strizzatelo dall'acqua, tritatelo colla lunetta, mettetelo al fuoco con
burro e latte per tirarlo a cottura e salatelo. Quando sarà ben cotto unitegli
della besciamella piuttosto soda; fate che s'incorpori bene sul fuoco col
cavolo e aggiungete parmigiano grattato. Assaggiatelo per sentire se ha sapore
e se è giusto di condimenti e servitelo per contorno al lesso o a un umido di
carne; vedrete che piacerà molto per la sua delicatezza.
454 INSALATA RUSSA
La
così detta insalata russa, ora di moda nei pranzi, conservatone il carattere
fondamentale, i cuochi la intrugliano a loro piacere. La presente, fatta nella
mia cucina, nella sua complicazione, è una delle più semplici.
Insalata,
grammi 120.
Barbabietole,
grammi 100.
Fagiolini
in erba, grammi 70.
Patate,
grammi 50.
Carote,
grammi 20.
Capperi
sotto aceto, grammi 20.
Cetriolini
sotto aceto, grammi 20.
Acciughe
salate, n. 3.
Uova
sode, n. 2.
L'insalata,
che può essere di due o tre qualità, come sarebbe insalata romana (lattugoni),
radicchio, lattuga, tagliatela a striscioline. Le barbabietole, i fagiolini, le
patate e le carote pesatele dopo lessate e tagliatele a piccoli dadi grossi
meno di un cece e così pure le chiare e un rosso delle due uova assodate. I
capperi lasciateli interi e i cetriolini tagliateli alla grossezza dei
medesimi.
Le
acciughe, pulite e toltane la spina, tagliatele a pezzettini, e fatto tutto
questo mescolate ogni cosa insieme.
Ora
preparate una maionese (vedi n. 126) con due rossi crudi e quello sodo rimasto
e 2 decilitri di olio sopraffine. Quando sarà montata aggiungete l'agro di un
limone, conditela con sale e pepe e versatela nel detto miscuglio rimestando
bene onde lo investa tutto.
Sciogliete
al fuoco tre fogli di colla di pesce in due dita, di bicchiere, d'acqua dopo di
averla tenuta in molle qualche ora e, sciolta che sia, versatene quanto è
grosso un soldo sul fondo di uno stampo liscio e il resto mescolatelo nel
composto che poi verserete nel detto stampo per metterlo in ghiaccio. Per
isformarla facilmente, bagnate lo stampo con acqua calda e se volete darle
un'apparenza più bella ed elegante, quando nello stampo avrete versato lo
strato sottile di colla di pesce, prima d'aggiungere il composto ci potrete
fare sopra un ornato a diversi colori coll'erbaggio, le chiare e il rosso delle
uova sode sopraccennate.
Questa
dose potrà bastare per otto o dieci persone.
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