Si vocifera che Cicerone fu il primo a parlare del cannolo siciliano, da allora il cannolo ha tracciato una lunga strada deliziando i palati di milioni di golosi, in tutto il mondo.
Pino Cuttaia chef patron de La Madia a Licata ha creato il suo, un cannolo siciliano da stella Michelin.
Cos’hanno in comune l’oratore latino e lo chef siciliano oltre l'amore per la cultura e le tradizioni del proprio popolo? Sicuramente la passione per la buona cucina!
Cicerone, narra di una golosità siciliana, un “Tubus farinarius, dulcissimo, edulio ex lacte factus”, ossia: “cilindro a base di farina, molto dolce, preparato con latte buono da mangiare”, sicuramente la base antica dell’odierno cannolo siciliano e del quale è stata rintracciata la preziosa ricetta: "disponete della farina a fontana, mettete al centro poche gocce di miele, del sale e aggiungete del vino poco alla volta, lavorando fino a ottenere un composto consistente, che avvolgerete in un panno e lascerete riposare per un paio d’ore. Tirate l’impasto a sfoglie sottili, tagliate dei quadrati e avvolgeteli su cannelli cilindrici. In una padella, portate dell’olio d’oliva a temperatura di frittura e immergetevi i cannelli ricoperti di pasta. Quando saranno dorati al punto giusto, sgocciolateli, lasciateli intiepidire e sfilate i cannelli. Riempite i cannoli con un composto di ricotta, pezzettini di frutta secca e completateli irrorandoli di miele.
La cucina economica vi gratifica con la speciale ricetta dello chef Pino Cuttaia del suo cannolo siciliano
- 500g di farina 00
- 50g di strutto
- 50g di zucchero
- Cannella
- Bucce d’arancia
- Cacao
- 200g di aceto di vino compreso di un uovo intero
- 1 kg di ricotta di pecora
- 300g di zucchero
- Canditi
Preparazione
Preparare la pasta per la buccia impastando insieme tutti gli ingredienti. Stendere la pasta piuttosto sottile e ritagliale in forma ovoidale: rivestire una canna di alluminio, saldare con rosso d’ uovo e friggere a 180°C. Una volta raffreddati, riempirli con la ricotta e cospargerli di zucchero a velo.
L'ho mangiato proprio pochi giorni fa, servito nella sua scatolina/vassoio. Ottimo, naturalmente!
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