Quante volte ci sarà capitato che, lontani da casa, una mattina ci si sveglia e, una luce, un suono od un odore, ci fanno pensare alle cose lontane, ed ecco che le sopracciglia si stringono verso l'alto, lo sguardo si
vela, nei casi più gravi il mento comincia a tremolare , e parte la nostalgia di casa!
Il video che vedrete di seguito mi ha fotto tornare in mente un post del blog La maglia di Marica ' Italiani a Londra come combattere la nostalgia'. Tommaso, il piccolo dei figli di Marica, ormai è grande e, vive da parecchi anni a Londra. Dalla sua ultima visita alla mamma, il natale passato, ha riportato a Londra un regalo veramente prezioso, uno di quei regali che sono per sempre, più dei diamanti.
La mamma gli ha insegnato a fare i tortellini, con la ricetta tradizionale di famiglia, e per tutta la vacanza italiana gli ha fatto un training serrato, facendogli chiudere centinaia dei magnifici fagottini. Al momento della partenza gli ha consegnato un foglietto con la ricetta e una fiammante macchina per stender la sfoglia, la famosissima Imperia.
Rivederlo nelle foto mentre chiude i tortellini con gli amici londinesi, seduti attorno al tavolo come facevano le nostre mamme/nonne, a chiacchierare e scherzare, perchè così il tempo passa veloce, e la montagna di tortellini chiusi cresce velocemente, mi ha veramente commossa. Alle spalle mi piace pensare che ci sia la pentola col brodo di cappone, perchè i tortellini si mangiano assolutamente in brodo, un brodo ricco di sapore e profumato di spezie.
Farò finta di non vedere quelli che li mangiano col ragù, anche se è alla 'bolognese'.
Farò finta di non vedere quelli che li mangiano col ragù, anche se è alla 'bolognese'.
La cucina del tuo paese, le ricette di famiglia, sono quelle cose che, quando sei lontano e ti parte la nostalgia, abbreviano le distanze e ti riportano a casa.
E poi, perchè non portare la cultura della cucina italiana in tutto il mondo, ed insegnare a cucinare piatti di cui, a volte, a fatica si riesce a pronunciarne il nome.
Sono romana e abito in Francia, ma sono spesso presa dai morsi della nostalgia e della fame quando passo in autostrada nei pressi di Bologna e penso a tortellini e tagliatelle. Quando abitavo in Italia e viaggiavo molto una mia tappa forzata per i tortellini era il ristorante Biagi a Casalecchio di Reno, a un passo dal casello autostradale, dove i tortellini erano fantastici e piccolissimi,forse fatti dalle dita di neonati. Una volta sono riuscita a mangiarli alle 11 del mattino,commuovendo i proprietari.Un amico mi ha detto che non c'è più, è vero ? devo piangere ?
RispondiEliminaCiao Laudomia anche io ho una grande passione per i tortellini di Biagi. Puoi stare tranquilla il locale storico di Casalecchio ha chiuso ma la sua tradizione culinaria prosegue altrove, nel centro di Bologna. Scoprirai tutto nel prossimo post...
RispondiEliminaGrazie Ale, sei fantastica ! Hai illuminato un pomeriggio noioso ! Andrò a cercare i tortellini di Biagi nel centro di Bologna e potrebbe essere l'occasione per mangiarli assieme e conoscerci di persona.
RispondiEliminaAncora Baci
Laudomia
Sarà bellissimo conoscerti! Fammi sapere quando passi..
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