Pellegrino Artusi e il Ponce alla romana. Quando le nottate son finite all'alba, e nello
770 PONCE ALLA ROMANA
Per
sei persone.
Questa
specie di gelato è di uso recente ne' grandi pranzi e si suole servire avanti
all'arrosto perché aiuta la digestione e predispone lo stomaco a ricevere senza
nausea il restante dei cibi.
Zucchero,
grammi 450.
Acqua,
decilitri 5.
Aranci,
n. 2.
Limoni,
n. 2.
Chiare
d'uovo, n. 2.
Rhum,
un bicchierino.
Odore
di vainiglia.
Fate
bollire per cinque o sei minuti grammi 250 del detto zucchero in 4 decilitri
della detta acqua, con un poco di scorza di limone e di arancio dentro. Tolto
dal fuoco, strizzate in questo sciroppo il sugo degli aranci e dei limoni,
passatelo da un tovagliolo e versatelo nella sorbettiera per gelarlo.
Mettete
al fuoco i restanti grammi 200 di zucchero nel decilitro d'acqua rimasto,
dategli l'odore della vainiglia, e fatelo bollire fino al punto che versandone
una goccia in un piatto resti rotonda, e presa fra le dita faccia le fila; ma
prima avrete montate ben ferme le due chiare, sulle quali verserete lo zucchero
così a bollore, battendole, per formare una pasta unita che getterete, quando
sarà diaccia, fra il gelato già pronto, mescolando bene; sul punto di servirlo
aggiungete il rhum e mandatelo in tavola nei bicchierini.
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