Il primo ricordo che ho dei cappelletti è di quelli fatti da mia nonna Nina nel retro della sua salumeria. In un piccolo paese della campagna modenese, è stata per me la palestra in cui ho cominciato a conoscere ed amare il cibo.
Ingredienti per otto persone
Per la pasta:
Farina: 800 g
Uova: 8
Per il ripeno:
Polpa di maiale: 150 g
Polpa di vitello: 150 g
Salsiccia: 100 g
Prosciutto crudo: 100 g
Mortadella: 50 g
Uovo: 1
Parmigiano grattugiato: 150 g
Burro: 30 g
Sale: q.b.
Noce moscata: q.b.
Per servire:
Brodo di manzo o di cappone: 2 l
Parmigiano grattugiato: q.b.
Per il ripeno:
Macinate 2 volte il vitello, il maiale e la salsiccia e a parte il prosciutto e la mortadella. Fate sciogliere il burro, unitevi la carne macinata, fatela cuocere per qualche minuto, a fine cottura salatela, poi scolatela dall’acqua che inevitabilmente avrà fatto durante la cottura, lasciate raffreddare.Preparate il ripieno in una ciotola unendo la carne macinata cotta, il prosciutto e la mortadella crudi, il parmigiano, il pane grattugiato, l’uovo, aggiustate di sale e la noce moscata grattugiata, mescolate bene l’impasto e farlo riposare in frigorifero.
Per la pasta:
unire la farina con le uova fino ad avere un impasto liscio ed omogeneo e morbido. A volte nella mia famiglia si aggiungeva all’impasto la scorza del limone grattugiata. Tirate la sfoglia, piuttosto sottile, tagliate aiutandovi o con la rotella o con l’apposito arnese dei quadrati di 3 cm. Deve essere abbastanza piccolo. Ponete al centro di ogni quadrato di pasta un po’ di ripieno, poi piegate la pasta a triangolo facendo aderire bene gli orli. Dopo aver stretto tra il pollice e l’indice di entrambe le mani gli angoli del lato più lungo, fate ruotare con la mano destra il triangolo di pasta intorno all’indice della mano sinistra, poi riunite i 2 angoli e stringeteli fino a farli combaciare. Cuocerli nel brodo di cappone e servirli con una spolverata di Parmigiano Reggiano ed una grattata di noce moscata. Per i bambini che non amano il brodo conditeli nel piatto con burro e formaggio.
Curiosità:
nelle nostre campagne dopo aver mangiato i cappelletti, si versava nel brodo rimasto un piccolo bicchiere di vino rosso e si consumava in piedi, un po’ in disparte, bevendo direttamente dalla tazza.
Ale buongiorno. Ho scoperto questa mattina il tuo nuovo blog La cucina economica e mi ha colpito favorevolmente una caratteristica che lo differenzia dalla miriade di blog di cucina presenti sul web : l'eleganza.
RispondiEliminaEleganza che unita alla tua evidente passione per le cose semplici e per la storia delle nostre tradizioni rende il tuo blog prezioso sin dai primi post.Ti seguirò !
Scusa l'anonimato del commento,ora mi registro e dal prossimo vedrai anche il mio profilo .
Continua così,
Laudomia Della Rovere
Cara Laudomia hai detto la cosa giusta, passione! Spero di non deluderti.
RispondiEliminaCiao Ale, mi aveva incuriosito il titolo del post... Infatti siamo "vicine" o quasi, noi di Modena e Carpi.
RispondiEliminaA presto,
V
Ciao vicine, e' un piacere incontrarvi
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